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A Christmas Carol

Anche Zemeckis si da all'animazione 3D, dirigendo Jim Carrey e Gary Oldman nella versione animata del canto di natale, una versione un po' malinconica, a tratti superficiale, che non fa rimpiangere il vecchio cartone animato Disney.
Nonostante ciò la redenzione del vecchio capo, che ha dimenticato i ricordi e rifiuta il natale resta una delle interpretazioni più sentite di Jim Carrey, e anche tra le più mature, anche se ha fatto di meglio, un film tutto giocato sull'abilità registica di Zemeckis, che ha dimostrato già negli anni ottanta di sapersela cavare con l'animazione grazie al classico Chi ha incastrato Roger Rabbit? Che prossimamente vedrete recensito qui alla fabrica, e anche alla presenza di Gary Oldman, senza dubbio il migliore tra i due, finalmente in un ruolo solare e positivo, che dire un piccolo film che di sicuro no è un capolavoro, non è intenso quanto il suo predecessore ma che riesce nell'intento di scaldare grazie alle interpretazioni di Carrey e Oldman l'atmosfera, la stessa atmosfera giusta per le feste natalizie, che è anche il periodo per cui l'ho visto, rispetto all'originale manca di pathos, ma la regia di Zemeckis riesce a smorzare i momenti sottotono grazie all'interpretazione di due grandi attori, sono loro che rendono il film intenso, anche se non riesce a commuovere fino infondo lo spettatore, in sostanza, un esercizio di stile, piuttosto lontano dalle vette accattivanti di Roger Rabbit.
DA VEDERE PER DIVERTIRVI, SOPRATTUTTO A NATALE.


Commenti

  1. Non mi sono mai impegnata più di tanto per vederlo.
    Attendo quando parlerai del grande Roger :D

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