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L'indiscreto fascino del peccato

Pedro almodòvar, agli inizi di carriera era un autore curioso ed eccentrico, e la sua fama non si smentisce nemmeno nel terzo film della sua brillante carriera, ecco che racconta il peccato...peccato si ma a modo suo, infatti il titolo è l'indiscreto fascino del peccato, e come potrebbe essere il peccato secondo Pedro se non raccontare di suore che, scrivono libri porno, spacciano  e consumano cocaina ed eroina, che mettono persino nei dolci e dulcis in fundo, hanno persino una tigre da nutrire, saranno loro a redimere la fuggitiva Yolanda, cantante di nightclub che si vede costretta a fuggire dopo che il suo amante è stato ritrovato morto nella sua stanza, lei fugge per non essere accusata, e saranno proprio le sorelle che con le loro "liturgie" cercheranno di dare a Yolanda una ragione per riprendere la sua vita.
Film eccentrico e provocatorio, che ha tra le altre delle suore un po' particolari la cui filosofia di vita è se devi giudicare il peccato lo devi provare, non è nient'altro una commedia sui generis, ma che riesce a divertire lo spettatore oltre che farlo riflettere.
Per questo film ci sono le sue famosissime muse, Marisa Paredes e la famosissima Carmen Maura, che interpretano le due suore più peccaminose, c'è anche una suora lesbica che si innamora di Yolanda, ma non riuscirà a dire il suo amore per lei, e neanche a realizzarlo, un film divertentissimo e spregiudicato, un opera fresca diretta da un autore che vuole piacere al pubblico ma soprattutto vuole ironizzare sui dettami e le leggi della chiesa cattolica.
DA NON PERDERE.


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