Passa ai contenuti principali

La Bella e la Bestia

Ecco l'ennesima rivistazione di una celebre fiaba.
Probabilmente non fa bene rivedere e rileggere per meglio dire le fiabe più famose, eppure questo film, che in giro sto leggendo pareri contrastanti ha un piccolo asso nella manica: un grande Vincent Cassell.
Ok, sono di parte, ma si sa apprezzo molto Vincent come attore, e forse è per questo che scrivo questo parere appassionato per così dire.
Rileggere fiabe non sempre è sinonimo di qualità, in passato altri ci hanno provato e i risultati sono stati più disastrosi - in termine di qualità ovviamente - che di grande cinema.
Questo film non brilla certo di originalità, quello che so è che Christophe Gans non si è limitato solo a rileggere a modo suo la fiaba dei fratelli Grimm, ma ha saputo dare un senso compiuto alla storia.
Mi spiego, non è un grande film, forse non è dei migliori di quest'anno, ma in giro c'è molto peggio, questa sua versione personale mi ha coinvolta e non poco, anzi...
quello che so è che ha saputo personalizzare molto la storia, forse è per questo che l'ho apprezzato rispetto a tanti altri film che ho visto e che ho dimenticato una volta terminata la visione.

Il problema del film forse, è la riscrittura troppo personalizzata della fiaba, forse a Gans gli è sfuggita la mano, dando al film più di quanto il pubblico si aspetta, il che non è sempre sinonimo di qualità.
Il suo eroe, all'inizio burbero nella sua maledizione, - che non spiega mai come liberare il principe - forse con l'amore? Può darsi.
Ma in tutto questo, ho apprezzato molto, di certo Cassell come attore riesce a interpretare qualsiasi ruolo, e se al cinema di solito interpreta ruoli negativi, il ruolo della bestia è stata una sorpresa che mi ha convinta di questo.
Léa Seydoux è l'eroina della storia, che si fa imprigionare per salvare il padre e la sua azienda dalla bestia feroce, dapprima il loro rapporto non è molto facile, ma poi piano piano lui si fa conoscere da lei e nasce qualcosa di più profondo che è destinato a cambiare per sempre le loro vite.
E fin qui ci siamo, quello che cambia è il modus operandi della maledizione che ha trasformato il principe in bestia, poi la famiglia di Bella, con sorelle e fratelli che vogliono accaparrarsi la sua eredità, l'amorevole padre che si ammala dopo che la ragazza ha deciso di vivere prigioniera nel castello della bestia...e via dicendo.
Tutto sommato però questa "esagerazione" non è un problema, anzi me lo ha fatto apprezzare molto, pur non toccando vertici del grande cinema resta un opera senza infamia e senza lode, piacevole da vedersi per inoltrarsi dentro una fiaba immortale e conosere un altra visione del capolavoro dei fratelli Grimm.
Voto: 6 e 1/2


Commenti

  1. Gans è un ottimo regista, ma per un motivo o per l'altro nessuno dei suoi film ha sfruttato a pieno le sue potenzialità. Questo non l'ho ancora visto, e francamente non mi ispira...

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Beh de gustibus, a me sinceramente non è dispiaciuto, poi apprezzo molto Vincent Cassell come attore :)

      Elimina
  2. Gans mi piace e anche Cassell ma il genere fiaba rivisitata non è tra miei favoriti....per il momento passo....

    RispondiElimina
    Risposte
    1. nemmeno a me piace molto, ma questo non è male, anche se sinceramente non è un ottimo film...peccato se magari invece di una rivistazione avrebbe fatto una rappresentazione forse sarebbe stato un grandissimo film :)

      Elimina

Posta un commento

Moderazione rimessa, NO SPAM