Ooooh yess, ma guarda un po' che abbiamo qui...The Big Kahuna, con Denny De Vito e Kevin Spacey nel ruolo di due venditori di lubrificanti che si confrontano con un giovane che fa il loro stesso lavoro parlando delle cose della vita, delle donne e di tutto ciò che accade.
L'ho trovato un film veramente interessante, sembra un opera teatrale, e il regista costruisce la trama attraverso diversi archetipi di messa in scena in cui svolge l'azione del suo film.
Il giovane è colui che vede il mondo come qualcosa per cui lottare per migliorarlo, mentre i più grandi, che conoscono la vita e le sue insidie hanno una vena malinconica quasi rassegnata che le cose non possono nè cambiare nè tantomeno migliorare.
L'entusiasmo del giovane mi ha fatto capire che non conoscendo la vita il suo sguardo è quello più sincero e arguto degli altri due; capisce che le cose se si vuole si possono migliorare, che non bisogna fermarsi davanti a nulla.
Il suo punto di vista pur essendo acerto è disincantato, mai stucchevole. Durante la visione ho immaginato che fosse lo sguardo del regista, che si mette nei panni del giovane ragazzo costruendo una certa empatia che è il centro dell'intero film.
The Big Kahuna è un film affascinante e intelligente, che mostra i personaggi che si trovano di fronte a dei discorsi logici sulla vita e soprattutto sull'amore, e anche se il giovane non sarà capace di trasmettere il suo entusiasmo nè farà cambiare idea ai due uomini più anziani, loro ne rimarrano senza dubbio conquistati.
Nonostante all'inizio lo prendono un po' in giro per il suo vivace entusiasmo.
John Swanbeck porta il teatro al cinema, e lo fa con una classe e con un entusiasmo che raramente si trovano al cinema.
Un film particolare e interessante che vi consiglio assolutamente di vedere e soprattutto da collezionare, con due grandissimi attori e Peter Faccinelli nel ruolo del giovane entusiasta della vita, formano un trio sorprendente dentro un film davvero stupendo.
Si merita senza alcun dubbio un voto alto.
Voto: 8
L'ho trovato un film veramente interessante, sembra un opera teatrale, e il regista costruisce la trama attraverso diversi archetipi di messa in scena in cui svolge l'azione del suo film.
Il giovane è colui che vede il mondo come qualcosa per cui lottare per migliorarlo, mentre i più grandi, che conoscono la vita e le sue insidie hanno una vena malinconica quasi rassegnata che le cose non possono nè cambiare nè tantomeno migliorare.
L'entusiasmo del giovane mi ha fatto capire che non conoscendo la vita il suo sguardo è quello più sincero e arguto degli altri due; capisce che le cose se si vuole si possono migliorare, che non bisogna fermarsi davanti a nulla.
Il suo punto di vista pur essendo acerto è disincantato, mai stucchevole. Durante la visione ho immaginato che fosse lo sguardo del regista, che si mette nei panni del giovane ragazzo costruendo una certa empatia che è il centro dell'intero film.
The Big Kahuna è un film affascinante e intelligente, che mostra i personaggi che si trovano di fronte a dei discorsi logici sulla vita e soprattutto sull'amore, e anche se il giovane non sarà capace di trasmettere il suo entusiasmo nè farà cambiare idea ai due uomini più anziani, loro ne rimarrano senza dubbio conquistati.
Nonostante all'inizio lo prendono un po' in giro per il suo vivace entusiasmo.
John Swanbeck porta il teatro al cinema, e lo fa con una classe e con un entusiasmo che raramente si trovano al cinema.
Un film particolare e interessante che vi consiglio assolutamente di vedere e soprattutto da collezionare, con due grandissimi attori e Peter Faccinelli nel ruolo del giovane entusiasta della vita, formano un trio sorprendente dentro un film davvero stupendo.
Si merita senza alcun dubbio un voto alto.
Voto: 8
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