Quando parliamo di omosessualità dobbiamo fare i conti con i tabù...specialmente qui in Italia dove ancora le coppie omosessuali non possono neanche sposarsi - che vergogna, stiamo ancora a credere alla chiesa piuttosto che ragionare in modo sensato e razionale, ma la gente preferisce credere a un serpente parlante, a una vergine incinta e a un figlio nato per virtù dello spirito santo piuttosto che capire le cose per quello che sono...ovvero tollerare ciò che si differenzia da ciò che viene definito "normalità" - e capire che questi tabù non sono solo in Italia.
La storia di questo film ne è un esempio lampante.
Una coppia omosessuale, il primo è professore in una scuola, il secondo insegna musica in chiesa, li conoscono tutti e sanno la loro situazione...quando poi decidono di sposarsi vengono spietatamente licenziati...da qui scattano un sacco di pregiudizi che sbalordiscono le persone che gli hanno vissuto accanto e che in un modo o nell'altro li hanno accettati...ma fino a che punto?
Nonostante tutti gli sforzi si vedono anche negata la casa che vogliono comprare, facendo si che i parenti se li prendono nelle loro case.
Ma si sa, il pesce dopo tre giorni puzza, meglio cercare un ulteriore sistemazione, e così i nostri due amanti si trovano costretti a vivere separati - tutto grazie ai pregiudizi, fino a che un fatto sconvolgente toglierà loro il modo di stare insieme.
Un film contro ogni pregiudizio, che purtroppo non va oltre gli stereotipi del film che cerca la lacrima facile a ogni scena.
Per carità io sono favorevole ai matrimoni e alle adozioni gay, il punto però è un altro.
La società mondiale, anche se si è aperta a certe cose, ha ancora dei pregiudizi sugli omosessuali e il film li descrive con una stilizzazione un po' esagerata, che appesantisce il fluire della trama non che non ce ne siano pregiudizi, questi esistono da sempre ed esisteranno sempre.
La cosa che sconcerta è che il regista non ha saputo dare la giusta dose alla cosa, rimanendo impantanato nel filone tragico della storia, quando la storia stessa aveva molte potenzialità di riuscita.
Il film è riuscito a metà, e purtroppo non riesce a superare la media di valutazione pur avando infinite possibilità di essere più che un capolavoro.
Peccato:
Voto: 5
La storia di questo film ne è un esempio lampante.
Una coppia omosessuale, il primo è professore in una scuola, il secondo insegna musica in chiesa, li conoscono tutti e sanno la loro situazione...quando poi decidono di sposarsi vengono spietatamente licenziati...da qui scattano un sacco di pregiudizi che sbalordiscono le persone che gli hanno vissuto accanto e che in un modo o nell'altro li hanno accettati...ma fino a che punto?
Nonostante tutti gli sforzi si vedono anche negata la casa che vogliono comprare, facendo si che i parenti se li prendono nelle loro case.
Ma si sa, il pesce dopo tre giorni puzza, meglio cercare un ulteriore sistemazione, e così i nostri due amanti si trovano costretti a vivere separati - tutto grazie ai pregiudizi, fino a che un fatto sconvolgente toglierà loro il modo di stare insieme.
Un film contro ogni pregiudizio, che purtroppo non va oltre gli stereotipi del film che cerca la lacrima facile a ogni scena.
Per carità io sono favorevole ai matrimoni e alle adozioni gay, il punto però è un altro.
La società mondiale, anche se si è aperta a certe cose, ha ancora dei pregiudizi sugli omosessuali e il film li descrive con una stilizzazione un po' esagerata, che appesantisce il fluire della trama non che non ce ne siano pregiudizi, questi esistono da sempre ed esisteranno sempre.
La cosa che sconcerta è che il regista non ha saputo dare la giusta dose alla cosa, rimanendo impantanato nel filone tragico della storia, quando la storia stessa aveva molte potenzialità di riuscita.
Il film è riuscito a metà, e purtroppo non riesce a superare la media di valutazione pur avando infinite possibilità di essere più che un capolavoro.
Peccato:
Voto: 5
Me lo sono perso al cinema, ma avevo letto che non era questo granché...
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