Delirante, iperbolico unico.
Cos'altro dire dell'opera rock di quel genio pazzo e visionario di Ken Russell?
Chi mi segue SA quanto apprezzi questo regista, per quanto esagerato ha un che di sensazionale, e le opere da lui dirette lo dimostrano in pieno.
Per Lisztomania fa la sua biografia su Liszt, compositore da me amatissimo sin da quando ero bambina, perciò non potevo farmi scappare anche il film a lui dedicato non trovate.
Eccovi dunque accontentati con la recensione a uno dei capolavori pop e deliranti del grande regista britannico.
Si dice che quando un grande autore è nel pieno dell'ispirazione dirige opere di grande impatto visivo.
Questo film ne è l'esempio lampante, più visionario di altre opere, tratta Liszt come una rockstar, devo dire però che il passare del tempo ha maltrattato questo capolavoro, che risulta un po' datato, ma non si può riconoscere la grandiosità di questo film.
Migliore rispetto al film su chaikovsky ma altrettanto provocatorio, non vi scandalizzate per le scene falliche, qui l'ironia di Ken Russell prende il sopravvento su ogni cosa, ricordate che come regista è sempre stato provocatorio, sia quando ha dato il suo meglio sia negli anni del declino, da me non ancora toccati.
Comunque sia è un film da vedere e da avere assolutamente.
Poi con Ken Russell non ci sono ci sono vie di mezzo, o lo accetti per quello che è, oppure ti ritiri scandalizzato.
Io preferisco divertirmi alla faccia di chi arrossisce di brutto.
Amo il suo gusto della provocazione e le scene sopra le righe che questo film ci regala.
Se riuscite ad apprezzarlo vi divertirete, in caso contrario, ne starete disgustati, ma non riuscirete a non riconoscere la grandiosità di questo piccolo grande capolavoro.
Se siete cinefili dovete assolutamente guardarlo.
Voto: 8
Cos'altro dire dell'opera rock di quel genio pazzo e visionario di Ken Russell?
Chi mi segue SA quanto apprezzi questo regista, per quanto esagerato ha un che di sensazionale, e le opere da lui dirette lo dimostrano in pieno.
Per Lisztomania fa la sua biografia su Liszt, compositore da me amatissimo sin da quando ero bambina, perciò non potevo farmi scappare anche il film a lui dedicato non trovate.
Eccovi dunque accontentati con la recensione a uno dei capolavori pop e deliranti del grande regista britannico.
Si dice che quando un grande autore è nel pieno dell'ispirazione dirige opere di grande impatto visivo.
Questo film ne è l'esempio lampante, più visionario di altre opere, tratta Liszt come una rockstar, devo dire però che il passare del tempo ha maltrattato questo capolavoro, che risulta un po' datato, ma non si può riconoscere la grandiosità di questo film.
Migliore rispetto al film su chaikovsky ma altrettanto provocatorio, non vi scandalizzate per le scene falliche, qui l'ironia di Ken Russell prende il sopravvento su ogni cosa, ricordate che come regista è sempre stato provocatorio, sia quando ha dato il suo meglio sia negli anni del declino, da me non ancora toccati.
Comunque sia è un film da vedere e da avere assolutamente.
Poi con Ken Russell non ci sono ci sono vie di mezzo, o lo accetti per quello che è, oppure ti ritiri scandalizzato.
Io preferisco divertirmi alla faccia di chi arrossisce di brutto.
Amo il suo gusto della provocazione e le scene sopra le righe che questo film ci regala.
Se riuscite ad apprezzarlo vi divertirete, in caso contrario, ne starete disgustati, ma non riuscirete a non riconoscere la grandiosità di questo piccolo grande capolavoro.
Se siete cinefili dovete assolutamente guardarlo.
Voto: 8
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