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Leviathan

Non c'è limite all'avidità umana punto.
E' questa la tematica di questo straordinario film, che ripercuote il tema di due esseri umani, il primo è un politico corrotto, che intende togliere la proprietà a un pover'uomo per arricchirsi, l'altro è il pover'uomo che si vede da un giorno all'altro togliere il futuro da un uomo avido incapace di mettere un freno a quello che può ottenere.



Un film drammatico e sentito, diretto da un autore che intende far riflettere il pubblico che vede il suo film.
Non è facile guardare un film e riflettere, perchè di solito si è tentati di , prendere patatine e popcorn, e mangiucchiarli senza pensare, e guardare i film per puro divertimento.
Questo film, invece come tutta l'arte ritenuta tale, mette lo spettatore in grado di pensare con la sua stessa, e di soffermarsi sulla dignità umana, e l'incapacità data dall'avidità di possedere e togliere agli altri, senza tenere conto che il posto che il politico vuole, ha una storia, c'è una famiglia che ci vive e ci sono i loro ricordi.
Questo politico gliene fa passare di tutti i colori pur di ottenere quello che vuole, con mezzi leciti e illeciti, qualsiasi cosa va bene pur di avere quello che vuole.
Il padrone di quel terreno mostra invece più spina dorsale di lui, anche se deve fare i conti con la sua fedina penale non proprio immacolata.
Ma tra il politico corrotto, che imbroglia sempre, e un uomo che una volta sola ha sbagliato ci sta un abisso sconfinato.
Non si ferma davanti a nulla, e anche il proprietario di quella terra, dove ha la casa non ha intenzione di cedere, chi la spunterà?
In un crescendo di tensione, il regista ci fa capire quato la tragedia della avidità umana fa indignare più della persona che possiede quel pezzo di terra.
Un film drammatico duro, potente a tratti spietato, che non si ferma davanti a nulla pur di gridare il suo disgusto per l'ingiustizia narrata.
Ma così va il mondo non è questo che ci dicono?
Ma la dignità umana non ha alcun prezzo di fronte a certe cose, e il regista con il personaggio del proprietario terriero ce lo fa notare.
Non è un film banale o fuorviante, è un opera che fa pensare, che fa riflettere sulla natura umana, lo spettatore alla fine del film capisce, che il mondo gira perchè ci sono sempre persone potenti che devono manovrare il tutto decidendo i destini degli altri.
Ma così va il mondo non è vero?
Voto: 9


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