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Fear.Inc

Lo devo dire, questo mio viaggio nell'horror si sta rivelando una vera sorpresa, ho scelto di guardare diversi film horror, all'inizio per passare il tempo, mi sono accorta che poi, film dopo film, e ne ho visti diversi quest'anno e ne verranno a vedersi anche tra domani e gli altri giorni, qualcosa di interessante stava venendo fuori.
La prima cosa è che il genere horror può fare ancora buoni prodotti, certo non siamo ancora ai livello di geni come Carpenter o Romero, ma qualcosa di interessante c'è, è evidente.
E sono felice di constatare che sono proprio quei giovani che anni fa bistrattavo a girare e fare ancora horror di un certo livello.
Sono sicura che, andando avanti titolo dopo titolo, uscirà davvero qualcosa di buono da questa maratona horror che ho deciso di intraprendere.

Passata via la moda dei reality horror, ci troviamo di fronte a piccoli ma interessanti progetti che sia sulla carta che sullo schermo hanno qualcosa da dire.
Anni fa decisi di concentrarmi su un altro tipo di cinema, e aspettare il momento giusto per dare fiducia a un genere che da sempre ho apprezzato.
Fear.Inc, da l'impressione di camminare sulla strada del citazionismo, e, seppur viaggia in un terreno in cui Tarantino, si muove con disinvoltura, Vincent Masciale forse calca un po' la mano, ma tutto questo non guasta certamente il livello del film, che, in quanto a intrattenimento siamo a buoni livelli, certo come film non cerca soltanto quello, anzi, in tutto questo riesce a coinvolgere lo spettatore in una storia causa-effetto in cui si cerca di dare allo spettatore l'impressione di stare assistendo alla classica buffonata, ma come dice un regista che adoro in una serie tv che è stata capace di cambiarmi la vita, non tutto è come sembra.
Certo la trama potrebbe sembrare una visione riveduta e corretta di The Game, Nessuna Regola, di David Fincher, e in parte si ha l'impressione di assistere davvero nella versione horror del film, anche se l'inizio fa presagire qualcosa di ben diverso.
Comunque sia, ci troviamo di fronte a un film con diverse scene costruite ad hoc, in quel gioco in cui i protagonisti decidono di partecipare.
La costruzione della trama, il cui regista evita di essere molto innovativo, cerca con semplicità di essere allo stesso tempo costruita sia per coinvolgere lo spettatore, - il film si riesce a vederlo tutto d'un fiato - sia anche di mostrare una certa superficialità nei protagonisti, che non conoscono affatto il gioco in cui hanno deciso di partecipare, e che le intenzioni di chi offre alla gente di giocare, sono ben diverse dal prodotto che cercano di commercializzare.
Realtà e finzione di mescolano per bene ovviamente nel film, fino alla sorpresa finale  che è strettamente collegata con l'inizio, anche se ovviamente credi che le persone siano veramente perseguitate da un maniaco.
Il cerchio si chiude, in un crescendo di tensione che non perde mai di vista lo spettatore, cosa che certamente pochi riescono a fare.
In conclusione è un bell'horror che gioca sia con le citazioni, addirittura un torturatore ha la maglia di Freddy Krueger addosso, prendendo ispirazione anche dal cinema del passato, che è sempre presente in questo film, cercando ovviamente di dare una impronta personale ad una trama che presenta molte sorprese, e che certamente fa piacere guardare.
Voto: 7



Commenti

  1. Credo che in lista ci sia già, ma chissà se e quando lo vedrò, anche se sicuramente ci riuscirò ;)

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