Soderbergh torna al cinema e presenta un lungometraggio in cui un misterioso virus attacca gli esseri umani e con un semplice tocco l'epidemia si espande a livello mondiale mietendo tante vittime.
Il cast è stellare, si va da Kate Winslet, Matt Damon, Marion Cotillard, Lawrence Fishburn, Gwyneth Paltrow, però manca davvero il pathos che rende la pellicola interessante oltre che appetibile.
L'inizio è travolgente, con la Paltrow che praticamente ti muore davanti e quando le devono fare l'autopsia la squartano per vedere le cause della morte, non si vede niente di eccezzionale per carità, nulla di turculento, ma il virus di per se che non sapremo mai come si chiama è più una metafora dei mali del mondo, che quando arrivano l'uomo ne risulta impreparato e impotente, e deve lottare per salvarsi la pelle, così si va avanti anche per nascondere le reali cause di questa epidemia che miete vittime ovunque, fino al finale quando in poco tempo riescono a trovare un vaccino per salvare le vite.
Ora detto così il film suona un po' verosimile, come si fa a sapere qual'è la malattia e trovare SUBITO dico subito il vaccino? Sono anni che cercano vaccini a malattie che ci portiamo dietro nel groppone e che ancora non li hanno trovati. Dunque con questo film sembra che Soderbergh faccia il passo più lungo della sua gamba, nulla da ridire per le interpretazioni degli attori ingaggiati, tutti nomi altisonanti, ma questo non basta a rendere veritiero il film, che risulta una semplificazione, una messa in scena tutta giocata sulle metafore dei mali del mondo più che un virus vero e proprio, peccato una occasione mancata, da Soderbergh conoscendo i film che ha fatto ci si aspettava di più ma evidentemente questa volta era troppo occupato a scegliere il book degli attori da inserire nel suo film piuttosto che concentrarsi sul plot vero e proprio.
Se lo volete vedere vedetevelo, ma sappiate che è un film d'attori più che d'autore.
Il cast è stellare, si va da Kate Winslet, Matt Damon, Marion Cotillard, Lawrence Fishburn, Gwyneth Paltrow, però manca davvero il pathos che rende la pellicola interessante oltre che appetibile.
L'inizio è travolgente, con la Paltrow che praticamente ti muore davanti e quando le devono fare l'autopsia la squartano per vedere le cause della morte, non si vede niente di eccezzionale per carità, nulla di turculento, ma il virus di per se che non sapremo mai come si chiama è più una metafora dei mali del mondo, che quando arrivano l'uomo ne risulta impreparato e impotente, e deve lottare per salvarsi la pelle, così si va avanti anche per nascondere le reali cause di questa epidemia che miete vittime ovunque, fino al finale quando in poco tempo riescono a trovare un vaccino per salvare le vite.
Ora detto così il film suona un po' verosimile, come si fa a sapere qual'è la malattia e trovare SUBITO dico subito il vaccino? Sono anni che cercano vaccini a malattie che ci portiamo dietro nel groppone e che ancora non li hanno trovati. Dunque con questo film sembra che Soderbergh faccia il passo più lungo della sua gamba, nulla da ridire per le interpretazioni degli attori ingaggiati, tutti nomi altisonanti, ma questo non basta a rendere veritiero il film, che risulta una semplificazione, una messa in scena tutta giocata sulle metafore dei mali del mondo più che un virus vero e proprio, peccato una occasione mancata, da Soderbergh conoscendo i film che ha fatto ci si aspettava di più ma evidentemente questa volta era troppo occupato a scegliere il book degli attori da inserire nel suo film piuttosto che concentrarsi sul plot vero e proprio.
Se lo volete vedere vedetevelo, ma sappiate che è un film d'attori più che d'autore.
questo mi ha spaventato
RispondiEliminaben fatto
inquietante!
si è inquietante, ma bastava forse qualcosa in più per renderlo più intrigante :)
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