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Il Mondo dei Replicanti

Surrogates, ecco il titolo originale del film diretto da Jonathan Mostow, che è un chiaro omaggio (oppure una spudorata traduzione?) di un altro film, Blade Runner, non li metto a confronto perchè sono differenti, se il film di Ridley Scott è e rimane un capolavoro lo stesso non si può dire del suo fratello minore,  il mondo dei replicanti , emulo di ispirazione Dickiana, vede un detective e la sua collega  far luce su un doppio delitto, ma le vittime non erano umani, erano dei surrogati, dei replicanti, che vengono collegati agli umani per vivere una vita alternativa alla loro...
un tempo i surrogati venivano usati per chi ne aveva bisogno, gente che non poteva camminare, disabili, persone sfigurate che non potevano vivere una vita normale, ora invece i surrogati hanno completamente sostituito gli umani nella vita normale di tutti i giorni, perchè non invecchiano, sono sempre energici, e forti, e per tanti altri motivi.
Ma un gruppo sovversivo non ci sta, perchè crede che questo sia un inganno, che non sia la vita reale, le macchine che si sostituiscono agli umani è una cosa abominevole, e sarà proprio il  gruppo capitanato da un uomo chiamato il profeta a svegliare le coscienze e anche l'umanità.
I riferimenti a Philip K Dick si sprecano, e viene di istinto paragonarlo al capolavoro di Scott, anche se il film è girato bene, ed è interpretato alla grande da un cast convincente, il film risulta qualcosa di già visto non da nessuna novità, nessuna intuizione, sembra un compitino ben fatto, troppo costruito per essere appetibile, anche se fatto bene risulta alquanto inoriginale.
Peccato, se Mostow avesse preso un vero racconto tratto da PKDick, magari e l'avrebbe impersonato meglio le cose sarebbero potute essere migliori, nonostante ciò resta comunque un film piacevole da vedersi, un po' intrigante, da vedersi per passare tempo e nient'altro.


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