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Cuore Selvaggio

Scandaloso, provocatorio, innovativo, David Lynch dirige un film in cui l'elemento onirico, si scontra con l'elemento reale, in un esplosione di follia piuttosto lontana rispetto a capolavori come Mulholland Drive e Strade Perdute, ma che rispecchia l'anello di congiunzione che segnerà la sua cinematografia a partire dagli anni novanta.
Protagonisti Laura Dern (attrice feticcio di Lynch) e Nicolas Cage (quando ancora non aveva vinto l'oscar e faceva SI film d'autore) mischiando fiaba e violenza, personaggi che sembrano usciti da il mago di Oz a esplosioni di violenza che sembra che siano fini a se stessi, ma non è affatto così, Lynch si diverte a provocare il pubblico, in un intreccio di Pulp, e sangue a litri che sarà ripreso da Tarantino nella sua cinematografia creando un fenomeno di costume.
Al contrario di Tarantino, Lynch si limita a raccontare la storia cos'ì com'è, nuda e cruda, facendo delle scene violente, una scusa per provocare il pubblico e divertirsi, più che creare un fenomeno di costume come succederà a Tarantino.
Anche se, non è un film per tutti, in molti non lo ameranno anche per il gusto di alcune scene parecchio violente, come la scena dell incidente, oppure la scena iniziale dell'omicidio in cui Cage spappola la testa a un detective che ha tentato di ucciderlo davanti a tutti.
Vincitore - fischiatissimo - nell'edizione del festival di Cannes del 1990,  fortemente voluto da Bertolucci che di questo film ne ammirò la forza delle immagini oggi è un autentico cult movie per appassionati di cinema, certo non è il migliore film di David Lynch, almeno non per me, ma resta comunque una delle sue pellicole più riuscite e trasgressive che ha diretto.
La Trama vede una madre che si accanisce con tutte le sue forze purchè la figlia Lula, non stia con Sailor Ripley, e il motivo di questo accanimento è il perchè Sailor era autista di Marcelo Santos, amante della madre della ragazza, una notte ha accompagnato Santos proprio nella casa della ragazza e il motivo era perchè dovevano uccidere il padre.
La cosa che colpisce è l'intreccio favolistico mischiato con le scene di violenza per sottolineare che infondo i personaggi che vediamo forse hanno qualche rotella fuori posto, e che i nostri protagonisti, Lula e Sailor, siano in realtà degli ingenui, che camminano attraverso le strade, e nel mondo solo per il loro amore, ma tutto attorno a loro è selvaggio, e lo spettatore deve essere selvaggio, deve immergersi anche lui in quel mondo e magari diventare selvaggio pure lui.
In conclusione un piccolo cult da collezionare, anche per conoscere uno degli autori più sensazionali e incredibili del novecento.






Commenti

  1. giochi in casa con questo eh! :)
    un linch che mi manca ancora

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  2. eh si comunque è Lynch, per me è un cult movie che non deve mancare in una collezione che si rispetti ^^

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  3. un filmone senza ombra di dubbio e un cult assoluto. per me resta il miglior lynch!

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  4. io preferisco strade perdute Mulholland Drive e Inland Empire, questo resta comunque un grandissimo film uno dei primi che ho visto :)

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  5. questo manca anche a me.. lo recupero al più presto!!

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