Ultimo film del grande regista di film d'animazione Hayao Miyazaki, presentato a Venezia l'anno scorso, quando ha annunciato che si sarebbe ritirato dal mondo del cinema.
Non sapete la tristezza che mi ha messo questa notizia dato che lo apprezzo molto.
Recupereò di certo i suoi film, che troverete alla fabbrica prossimamente, tanto per conoscerlo.
I giapponesi - e soprattutto gli orientali - hanno molto da insegnare a noi occidentali riguardo la settima arte, e lo dimostrano veri e propri maestri come il grande imperatore Akira Kurosawa recentemente ri-scoperto e apprezzato grazie al bellissimo Rapsodia in Agosto che prossimamente sarà recensito alla fabbrica.
Questo film è stupendo, ed è senza dubbio l'addio col botto del grande regista giapponese al mondo del cinema.
Un sogno, che si trasforma in realtà di un giovane che costruisce aerei, e si innamora di una ragazza conosciuta da bambino.
Volare con la fantasia, è questa la prima sensazione che si ha visionando questo piccolo grande capolavoro, che per altro è stato proiettato nei cinema solo per tre giorni - che sia benedetto lo streaming che ha reso possibile la visione di questo gioiello - ma sinceramente parlando il film merita di essere proiettato anche per un anno data la sua dolcissima poeticità.
Un sogno, che con caparbietà viene inseguito dal protagonista, Jiro Horikoshi ingegnere aeronautico realmente esistito, infatti il film si basa sul manga omonimo ed è tratto dal romanzo omonimo di Tatsuro Hori.
Il giovane Jiro riesce a diventare progettista di aerei, e di nuovo sogna Caproni, che gli racconta quanto l'uomo può progettare aerei senza renderli armi di distruzione.
Il giovane si convince a tentare la strada, ma il progetto fallisce miseramente.
Reicontra una giovane ragazza di cui si innamora, Nahoko, ma lei si rifiuta di sposarlo perchè malata di tubercolosi, ma gli promette che unan volta guarita lo sposerà.
Intanto i suoi successi si fanno evidenti grazie a uno stratagemma per mantenere in aria gli aerei, e Nahoko, si convince a sposarlo nonostante la malattia, anche se la loro felicità durerà poco.
Un film travolgente e sorprendente, per le emozioni che riesce a dare, ma soprattutto per il coinvolgimento emotivo che si crea tra spettatore e personaggi, non un semplice cartoon, ma un film che ha un anima e una poetica senza pari.
Consigliatissimo se volete vedere qualcosa di poetico al cinema, allontanandovi dai soliti filmetti senza anima tutti costruiti e vuoti.
Un grandissimo addio a un grande dell'animazione giapponese, lo devo dire, mi mancherà.
Voto: 8
Non sapete la tristezza che mi ha messo questa notizia dato che lo apprezzo molto.
Recupereò di certo i suoi film, che troverete alla fabbrica prossimamente, tanto per conoscerlo.
I giapponesi - e soprattutto gli orientali - hanno molto da insegnare a noi occidentali riguardo la settima arte, e lo dimostrano veri e propri maestri come il grande imperatore Akira Kurosawa recentemente ri-scoperto e apprezzato grazie al bellissimo Rapsodia in Agosto che prossimamente sarà recensito alla fabbrica.
Questo film è stupendo, ed è senza dubbio l'addio col botto del grande regista giapponese al mondo del cinema.
Un sogno, che si trasforma in realtà di un giovane che costruisce aerei, e si innamora di una ragazza conosciuta da bambino.
Volare con la fantasia, è questa la prima sensazione che si ha visionando questo piccolo grande capolavoro, che per altro è stato proiettato nei cinema solo per tre giorni - che sia benedetto lo streaming che ha reso possibile la visione di questo gioiello - ma sinceramente parlando il film merita di essere proiettato anche per un anno data la sua dolcissima poeticità.
Un sogno, che con caparbietà viene inseguito dal protagonista, Jiro Horikoshi ingegnere aeronautico realmente esistito, infatti il film si basa sul manga omonimo ed è tratto dal romanzo omonimo di Tatsuro Hori.
Il giovane Jiro riesce a diventare progettista di aerei, e di nuovo sogna Caproni, che gli racconta quanto l'uomo può progettare aerei senza renderli armi di distruzione.
Il giovane si convince a tentare la strada, ma il progetto fallisce miseramente.
Reicontra una giovane ragazza di cui si innamora, Nahoko, ma lei si rifiuta di sposarlo perchè malata di tubercolosi, ma gli promette che unan volta guarita lo sposerà.
Intanto i suoi successi si fanno evidenti grazie a uno stratagemma per mantenere in aria gli aerei, e Nahoko, si convince a sposarlo nonostante la malattia, anche se la loro felicità durerà poco.
Un film travolgente e sorprendente, per le emozioni che riesce a dare, ma soprattutto per il coinvolgimento emotivo che si crea tra spettatore e personaggi, non un semplice cartoon, ma un film che ha un anima e una poetica senza pari.
Consigliatissimo se volete vedere qualcosa di poetico al cinema, allontanandovi dai soliti filmetti senza anima tutti costruiti e vuoti.
Un grandissimo addio a un grande dell'animazione giapponese, lo devo dire, mi mancherà.
Voto: 8
Questo film ha un solo difetto: è l'ultimo di Hayao.
RispondiEliminaeeeh purtroppo si :(
Eliminatristezza perché è il suo ultimo film, ma almeno ha chiuso alla grande.
RispondiEliminauna cosa che tanti altri artisti che diventano solo l'ombra di ciò che erano stati in passato non possono certo dire...
condivido ^^
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