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La Seconda Moglie

 

Ieri mi è capitato di vedere un film che anni fa volevo vederlo, ma che ovviamente non ci sono riuscita.
Protagonista la nostra Maria Grazia Cucinotta, nel ruolo di Anna una giovane ragazza madre, piuttosto timida e discreta rispetto all'uomo che ha sposato che è sanguigno e viscerale.
Siamo in una toscana della caldissima estate del 1957, dove gli umori dei contadini sono altrettanto alti e i sentimenti esplodono facendo cadere tutte le nostre certezze.
Così come le certezze di questa novella sposina che viene dalla Sicilia e che si innamora ricambiata proprio del figlio di suo marito.
All'inizio lo rifiuta per rispetto all'uomo, che è stato persino arrestato a causa di alcuni traffici, fatti con alcuni amici la sera prima di rimettere a posto i camion con cui lavorano in giornata.
E così due persone completamente diverse l'uno dall'altra si ritrovano e decidono di sposarsi, questo però fa si che conoscendosi, si capisce benissimo di essere all'opposto l'uno dell'altra.
Così si crea una specie di crisi personale, che potrebbe portare all'infelicità tra i due coniugi.
La calura estiva fa il suo corso, e matrigna e figliastro si ritrovano in una passione che non avrebbero mai condiviso se non ci fosse stato il padrone di casa se riusciamo a comprendere quello che voglio dire no?
Il caratteraccio di Fosco si scontra con sensibilità d'animo di suo figlio, che cerca di farsi accettare senza ovviamente riuscirci e la bontà di una moglie che non riesce a capire quel marito dai modi rozzi e villani, con cui si diverte pure.
Maria Grazia Cucinotta è molto più brava a recitare della Bellucci, ci regala un personaggio sensibile che cerca di mascherare quei sentimenti che la travolgono senza che lei li possa controllare, ed è una cosa nuova provare questa esplosione, capace di tramortirla e trasformarla in tutti i sensi.
Uno dei migliori film di fine anni novanta usciti in Italia, con una delle nostre più brave e giovani attrici.
Dategli una chance.





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