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The Holdovers - Lezioni di Vita

 

Recensisco oggi The Holdovers, fresco di Oscar alla migliore attrice non protagonista Davine Joy Randolph, la cui vittoria è stata per me una sorpresa.
E' un film davvero pensato per la partecipazione agli Oscar di quest'anno, anche se conoscendo Alexander Payne, autore che apprezzo molto ha sorpreso molto anche me.



Certo è molto differente rispetto ad American Fiction, pellicola più graffiante e provocatoria, ma anche la storia è comunque diversa.
Se nel primo film abbiamo un professore con il blocco dello scrittore, che cerca di superare il problema con un libro che parla dell'ipocrisia delle case editrici sulla popolazione afroamericana, The Holdovers è una pellicola di stampo più tradizionalista, che parla soprattutto di difficoltà nei rapporti umani.
La storia è ambientata a Natale, e la scuola viene completamente svuotata dagli studenti, l'unico che rimane è quello con parecchie difficoltà familiari.
I suoi genitori hanno divorziato perché il padre ha seri problemi psichiatrici, inoltre lui e i suoi compagni non hanno avuto un ottimo voto all'ultimo compito in classe.
Il programma era di ripetere l'esame per avere un voto migliore, ma i ragazzi non hanno un ottimo rapporto con l'insegnante, e questi non fa nulla per stare simpatico a loro.
In poche parole l'insegnante ha un caratteraccio, è scorbutico, ma solo con il ragazzo che rimane a scuola si instaura un rapporto di empatia che rasenta l'amicizia, Anche perché nonostante tutto, è una persona capace di comprendere le situazioni difficili della vita.
Nonostante il suo caratteraccio, capisce che al ragazzo gli manca il padre e fa di tutto per riavvicinarli, anche se la madre non è d'accordo.
Personalmente l'ho trovato un film molto umano, empatico, anche nei confronti degli altri personaggi, che non sono stati esclusi dalla storia, penso alla cameriera, capace di avvicinarsi a questi due personaggi apparentemente così diversi tra loro, eppure molto vicini, per fare un esempio.
Per me è senza dubbio una delle migliori pellicole del regista americano, che ha voluto narrare attraverso il linguaggio cinematografico, una storia tanto semplice quanto delicata, per me tanto di cappello ragazzi.
Non c'è di che lamentarsi, quest'anno agli Oscar hanno partecipato pellicola sorprendenti e intriganti, non possiamo non riconoscerlo.
A volte sono graffianti e provocatorie, altre volte sono capaci di scaldarci il cuore, come una coperta calda come questo straordinario film, che mi è piaciuto molto.
Film da non perdere assolutamente.
Buona Visione.




Commenti

  1. Sono fra quelli, pochi immagino, che non ne è rimasto impressionato. Nel senso che per quanto bello, non ci ho visto nulla di unico e particolare da considerarlo sopra la media

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    Risposte
    1. Be' un film può anche non piacere, e non è certamente un problema :)

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