Stavolta saranno le loro donne a muoversi per liberarli, usando i loro trucchi, mentre loro resteranno a capirsi e cercare di comprendere come tutto sia nato.
Non è assolutamente facile capire anche perché Diabolik è un ladro, ed è nato senza nome, crescendo ha conosciuto un uomo che gli ha insegnato parecchie cose, e he ha inventate anche di sue, facendo in modo che quell'uomo le carpisse per poterlo fregare, una volta scoperto l'inganno però, ha cercato di nascondere i suoi segreti come meglio poteva.
Intanto la banda criminale mette a punto i suoi delitti, mentre la polizia centra un avvocato di mezza tacca che aiuta la moglie del capo, diventata una spogliarellista per non toccare i soldi della rapina e suscitare sospetti.
L'avvocato in realtà controlla tutto, e ormai controlla anche la banda di ladri criminali, che vogliono eliminare sia Ginko, che Diabolik per prendere il posto di quest'ultimo.
Le cose andranno come vorranno loro?
Dopo il furto delle monete della contessa i giochi si sono immischiati, e la posta dei giochi si è alzata, quindi le cose si sono fatte più pericolose, e più ardue.
Questo terzo capitolo segue un secondo che mi aveva fatto storcere un po' il naso, non è che questo sia migliore, però personalmente non mi è dispiaciuto.
Penso comunque che il primo film sia inarrivabile, anche se questo film come passatempo non è affatto male, ma non aspettatevi chissà quale grandissima opera cinematografica, rispetto al secondo film, è un prodotto senza infamia e senza lode, che non dispiace affatto se sapete leggere bene ciò che scrivo.
Monica Bellucci se la cavicchia, ma sapete come la penso a riguardo su di lei.
Il terzo capitolo è carino, ma non è certo un grande film, attendo sempre un opera curiosa e intrigante diretta dai mitici Manetti Bros autori che ormai sono nella mia rosa di preferiti.
Buona Visione.
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