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Maestro

 

Un altro film di Netflix torna tra le pagine della fabbrica dei sogni, ed è anche una pellicola che ha partecipato a questa fantastica quanto inedita notte degli Oscar, che secondo me rimarrà tra gli annali della storia di questo premio glamour.



Bradley Cooper torna alla regia con questo altro film musicale, e stavolta non racconta una storia inventata di sana pianta, ma la biografia di uno dei compositori più geniali di colonne sonore e di musica in generale: Leonard Bernstein.
Film prodotto da due mostri sacri della settima arte, come il grande Martin Scorsese, e Steven Spielberg, è un film complesso e impegnativo, che richiede allo spettatore il massimo impegno e la massima attenzione.
Ci sono film che pretendono dallo spettatore, una partecipazione attiva, vibrante, non sono film facili, tutt'altro, però ti danno tantissimo, emozioni, intrighi, comprensione verso certe tematiche di non facile fruizione, grazie a una costruzione dettagliata e biografica di un personaggio omosessuale, che sceglie per convenienza di sposare una donna.
Un uomo che non ha mai accettato la sua omosessualità, ma che l'ha vissuta in pieno e di nascosto per vivere una doppia vita con un matrimonio di copertura, e di una donna che ha cercato sempre e invano di convertirlo all'eterosessualità, soltanto per la propria felicità personale.
Questa è ovviamente una vita infelice per un genio della musica che è riuscito a incantare il mondo intero anche collaborando con le musiche del film West Side Story e scusate se è poco.
Interpretato dallo stesso Bradley Cooper insieme a Carey Mulligan, nel ruolo di sua moglie, no, questa non è una storia d'amore, ma la vita di un uomo, che ha reso difficile la sua vita per accontentare gli altri.
Il film si divide in due parti: la prima, dove narra la sua gioventù, la scoperta del suo orientamento sessuale, che non solo per la moglie ha nascosto, ma anche per via che allora avrebbe destato scandalo distruuggendo la sua carriera.
Mi sembra logico sottolineare anche questo fatto, che la colpa ovviamente non era solo della moglie che lo voleva etero, e soffriva in silenzio.
Un  film bello tosto, che richiede tanto allo spettatore, si tratta ovviamente di cinema, e considerando i maestri che lo hanno prodotto, era logico aspettarsi tanto.
Se avete il coraggio di guardarlo potete comunque farlo, e sarà difficile ve lo assicuro, perché Maestro non è certamente un film facile.
A me è piaciuto molto, e se potessi riguardarmelo lo riguarderei.
Buona Visione.





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