E' la storia di un amore difficile e tormentato, funestato dalla malattia mentale, tra Dino Campana uno dei più importanti poeti italiani del '900, e Sibilla Aleramo, una scrittrice femminista ante litteram, che negli anni della prima guerra mondiale si conoscono e si innamorano, ma che si lasciano e si pigliano a più riprese a causa dei problemi psichiatrici di lui.
Ci sono due attori bravissimi in questo film, Laura Morante, che dona alla sua Sibilla Aleramo, la giusta dose di tormento romantico alla sua eroina, che nonostante il dolore di non poter amare l'uomo di cui è innamorata, cerca nella scrittura una via per sopportarlo, ma senza riuscirci poi tanto, anche perché i ricordi d'infanzia e il suo passato la tormentano continuamente.
Michele Placido torna al cinema con la storia di un amore difficile e tormentato, scegliendo come protagonisti due dei migliori attori del nostro cinema, centrando assolutamnete il bersaglio.
Un amore come questo non può essere vissuto senza perderci la testa, questo è poco ma sicuro, due personalità come quelle di questi artisti possono soltanto tormentarsi a vicenda, non può esistere un amore sano tra loro, per questo alla fine Dino Campana che viene interpretato magnificamente da Stefano Accorsi finirà i suoi giorni all'ospedale psichiatrico.
La malattia mentale non si può certamente domare, soprattutto quella sofferta da Dino Campana, che nonostante tutto riesce ancora a scrivere a Sibilla, ma ormai è passato tanto tempo, e quel viaggio chiamato amore è ormai finito dietro lacrime e rimpianti.
Un tormento non può durare per sempre, meglio vivere un amore alla luce del sole, ma che fa di tutto per riuscire a dare e ricevere da una persona sana di mente, piuttosto che cercarlo da chi ha troppe ferite per donarlo e riceverlo con generosità.
Un film straordiario, duro e difficile diretto con maestria da uno degli attori migliori del nostro cinema: Michele Placido, che vi consiglio di vedere anche per conoscere questi due artisti per chi ancora non li ha conosciuti.
Buona Visione.
Il manicomio di Castel Pulci, dove è morto Dino Campana, è a pochi km da dove abito io, e quelle montagne che si vedono nel film le conosco bene... ottimo lavoro questo di Michele Placido, meritevole se non altro di aver tirato fuori dall'oblìo un poeta meraviglioso, tanto bravo quanto sfortunato.
RispondiEliminaSi, Dino Campana è stato ingiustamente dimenticato, bravissimo Michele Placido ad avercelo ricordato, hai ragione tu, così come ha ricordato l'amore assoluto e tormentato con la scrittrice femminista Sibilla Aleramo :)
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