E ritorno con altre recensioni oggi, continuando a parlare delle avventure del mitico agente 007, che qui esce dall'MI6 per poco tempo, a causa di una operazione non propriamente riuscita. Questo episodio è anche l'ultimo interpretato da Pierce Brosnan, che deve scontrarsi con il figlio di un cinese, che vuole costruire un marchingegno in grado di controllare il mondo, e soprattutto chi vuole controllare le agenzie di intelligence che vogliono fermarlo.
A contrastarlo c'è il padre, ma anche l'agenzia MI6, che recluta ancora il suo migliore agente Bond, James Bond l'unico in grado di fermarlo.
Non sarà certo una avventura facile, ma loro ci riusciranno.
Qui mi esce una lacrimuccia, perché i film con Pierce Brosnan mi stavano piacendo molto, ovviamente con 007, bisogna cambiare, e dopo Brosnan, arriverà Daniel Craig, i cui film sono intenzionata a recensire tutti, così come ho recensito i film con Pierce, e sono sicura che mi piaceranno tutti, così come mi sono piaciuti questi.
Intanto devo dire che questo James Bond rispetto agli altri è più derivativo, non si contano le citazioni, prima tra tutte quella di Ursula Andress con Halle Berry che esce con un costume striminsito arancione con un coltello su un fianco, con cui scocca la scintilla con James Bond e sarà un personaggio chiave per poter risolvere il caso, e la virago è ovviamente impersonata da Rosamunde Pike che sarà la complice del cattivo di turno, e con cui Bond deve combattere una lotta senza esclusione di colpi.
Ci troviamo di fronte a un film non propriamente riuscito ma piacente, non è certamente al livello dei primi tre interpretati da Brosnan e potremmo definirlo certamente senza infamia e senza lode, nonostante ciò non mi è affatto dispiaciuto, pensavo fosse decisamente peggio.
Carino il cammeo di Madonna che canta anche la sigla iniziale, allora, ci ritroviamo alla prossima settimana con il primo dei film interpretati da Daniel Craig.
Buona Visione.
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