Ancora un altro film per #LaPromessa2024, e stavolta si tratta di uno dei più grandi registi italiani viventi, con un titolo complesso quanto delicato: La Balia che segna l'esordio come attrice di Maya Sansa, nel ruolo di Annetta la balia del titolo, che prende servizio presso la casa di uno psichiatra, la cui moglie non si trova a suo agio nel ruolo di madre, in quanto il figlio si rifiuta di prendere il latte dal suo seno.
E' un film dal ritmo lento, letargico che senza subbio può non piacere a tutti, io vi avviso fin dall'inizio, eppure con una storia così difficile riesce a entrarti dentro sin dalle prime scene, ed è nei propri istanti del film che il destino si compie, il medico riesce a incrociare lo sguardo della balia proprio nel momento in cui sua moglie è incinta.
Eppure questa è la storia di due donne, una fredda e priva di sentimenti - la moglie del dottore, e l'altra calda e piena di cuore, anche se analfabeta, riesce a creare un rapporto intimo e fisico con il bambino, che riesce ad allattare facendolo riprendere, e questo è causa di gelosia da parte della prima, che nel suo matrimonio comincia a provare una solitudine e una angoscia, che arriverà a minare il suo matrimonio.
Una cosa che si evolverà soprattutto quando Annetta chiederà al dottore di insegnarle a scrivere e a leggere, cosa che porterà alla fine del suo matrimonio.
Bellocchio questo lo sottolinea molto bene attraverso un plot che si ispira liberamente a una novella di Luigi Pirandello, con la balia, una donna non sposata che sta con un uomo con precedenti penali per cause politiche in cui nel finale si capisce cosa succede, ma ovviamente non vi anticipo nulla per non rovinarvi la sorpresa, altrimenti farei spoiler, e lo sapete che non posso tradire la mia politica.
Bellocchio continua a piacermi, anche con questo film, arriveranno altre pellicole, questo è poco ma sicuro.
Buona Visione.
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