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Aldilà della vita

Quando Nicolas Cage ha vinto l'oscar, subito molti autori lo hanno voluto per i loro film, alcuni erano blockbuster, altri grandi film, ma erano gli anni novanta, anni in cui un attore se aveva fotruna, dopo la vittoria agli oscar, riusciva a costruirsi una carriera nonostante tutto, con Cage si è per qualche anno dopo la vittoria agli oscar, sperato moltissimo, anche grazie alla partecipazione a numerosi film di qualità, ora diciamo il Nicolas Cage che ho conosciuto ed apprezzato allora non esiste più, campa grazie al nome che porta, recitando in filmetti di bassa qualità, fatti per incassare al botteghino, ma andiamo al dunque, qui c'è il Nicolas Cage che apprezzo, anche grazie al genio e alla bravura di Martin Scorsese che gli ha regalato il suo ruolo più bello e anche il più disperato, Aldilà della vita ricorda molto la New York malsana e perversa di Taxi Driver, non a caso il film l'ha scritto proprio Paul Schrader, già autore del film citato prima, ed è incentrato su un gruppo di paramedici, in tre notti a New York.
Nicolas Cage interpreta Frank Pierce, un paramedico con il senso di colpa per non essere riuscito a salvare una ragazzina per strada, è un dolore che si porta dentro, e che rispecchia in tutte le vite che lui cerca di salvare, ma che ahimè da un po' di tempo non riesce a farlo, è un uomo solo, insonne, che non ha prospettive per il futuro, e chiede sempre al suo capo un licenziamento che non gli da mai, ma in mezzo a questa solitudine incontra Mary Burke (Patricia Arquette) che ha il padre in coma all'ospedale dove lavora Frank, con cui lui stabilisce un rapporto d'amicizia e forse qualcosa in più Scorsese però si concentra anche sulle altre persone  è l'umanità assolata che Scorsese racconta con la precisione di un chirurgo in questo film, disperata, confusa, pazza, drogata, come se urlasse al mondo che siamo dentro tutti un calderone, non è la vita questa, questo è l'inferno, l'inferno di una umanità persa per strada, che si buca, abbandonata, disperata, è questa New York che Scorsese racconta, senza particolari giudizi, lasciando che sia lo spettatore a conoscerli a fondo e a comprenderli, poi tra questi esseri umani abbandonati ci sono i paramedici, che anche loro hanno i loro problemi, le loro solitudini, non manca una rappresentazione della vita per come appare, e sicuramente Schrader e Scorsese hanno visitato dei paramedici per poter scrivere e dirigere il film.
Scorsese è ispiratissimo e ci regala un opera tra le più sincere e realistiche dirette fin dai tempi dagli anni settanta, per un momento è capace di andare affondo e di tornare l'autore che si è rivelato al grande pubblico con Taxi Driver vincendo la palma d'oro a Cannes, forse Aldilà della vita è un film sottovalutato, ma sicuramente avrà trovato nuova linfa vitale tra gli estimatori di Scorsese e tutti gli appassionati di cinema che si rispettano, la valutazione del film è questa, c'è poco da fare, è un piccolo capolavoro, in cui gli attori e il regista si contendono la scena, ma che alla fine rientrano perfettamente in gioco per un opera che merita davvero di essere riscoperta e collezionata.
DA NON PERDERE ASSOLUTAMENTE.


Commenti

  1. Uno dei film forse meno conosciuti di Scorsese, ma sicuramente tra i più belli.
    Cage è perfetto per il ruolo.
    Non lo vedo da parecchio tempo, ma conto di recuperarlo a breve.

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  2. grandissimo film, lessi pure il libro!
    attori forti, bravi bravi, sia John Goodman sia la Arquette che il Cage.
    Scorsese immenso.

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  3. Anche per me è un film immenso, nonostante Cage che detesto assai cordialmente!

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  4. uno dei migliori film di Scorsese senza dubbio :) Cage è ormai l'ombra dell'attore che ho apprezzato, peccato :(

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