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Into The Wild

Non è la prima volta che vedo Into The Wild, e a questa seconda volta, che ho potuto gustarne l'essenza maggiormente, come se mi fossi guardata dentro uno specchio con riflesso il resto della mia esistenza, forse perchè attraversando un periodo particolare nella mia vita fatto di cambiamenti e di una piccola rinascita.
Into The Wild, diretto da Sean Penn, è tratto da una storia vera, la storia di un giovane che lascia tutto, per vivere in mezzo alla natura, in maniera libera, senza legami, senza costrizioni, ha scelto di lasciare una vita materialistica, fatta di automobili nuove, che sostituiscono quelle vecchie, di genitori che non si guardano negli occhi nascondendoti una realtà per una vita fasulla, di segreti che vengono a galla, una vita fasulla, senza ormai linfa vitale, legata soprattutto a cose frivole, di genitori che hanno smesso di amarsi e che si sopportano appena, Christopher McCandless, è un giovane appena laureato, che vedendo le prospettive materialistiche e consumistiche della società capitalista, nella quale non si riconosce,  del suo futuro le rifiuta aspramente, e sceglie di sparire dal mondo cosidetto civile, per vivere la vita, ma la vera vita, in maniera semplice, con amore e compassione verso il prossimo, e nella sua strada incrocia varie persone a cui cambierà la vita, una coppia di hippies, una cantante, e un anziano scontroso, a cui ben presto resterà contagiato dalla voglia di vivere di Christopher, da tutti conosciuto come Alexander Supertramp, lo pseudonimo che usa per non farsi riconoscere e restare fedele ai suoi ideali, questo signore seguirà i suoi suggerimenti e compirà un viaggio anche lui con un suo camper, la vita è un viaggio che deve essere vissuto in pieno, guardare il prossimo tuo, e conoscere i valori dell'altruismo e della compassione è la più grande impresa che questo giovane compie, molti lo prenderebbero per matto, rinunciare a una bella casa, a un lavoro, a una famiglia, insomma a tutte quelle cose che normalmente la gente costruisce per farsi una vita, e invece non è così, perchè Christopher ha scelto di vivere la vita vera, ha scelto di prendere quello che voleva, non a caso alla ragazza che si prende una cotta per lui le dice, se vuoi qualcosa, datti da fare  e prenditela, è questa è la realtà della vita, ma in quanti hanno il coraggio di viverla davvero la vita? Molti si nascondono dietro il benessere, dietro il consumismo, e non fanno che consumare se stessi, rinunciando a guardare dentro se stessi, a ciò che vogliono veramente, un grandissimo film diretto da un regista che sa, in maniera sensibile riuscendo a carpirne il succo della vita e l'essenza di chi sceglie di vivere in assoluta libertà la propria vita, e quel senso di libertà non ti abbandona mai dall'inizio alla fine del film, Into the wild è un film che fa riflettere sui veri valori della vita, che è una sola, e non bisogna limitarsi a starsene col culo piantato davanti a una tv, bisogna assaporarne il midollo, cercare la felicità e condividerla con gli altri, essere altruisti con il prossimo.
Emile Hirsch è straordinario, e offre un interpretazione intensa e realistica, anche gli altri attori, specialmente coloro che interpretano i genitori, esprimono la corrosione del loro animo, mentre tutti gli altri regalano momenti magici.
Sean Penn dirige un film che in un certo senso mi ha cambiato la vita, in meglio, infatti sin dalla prima volta che l'ho visto l'ho messo già tra i film della mia vita,  è inutile dire che soltanto un attore scontroso, e polemico verso la società americana poteva dirigere questo film e insegnare al mondo i valori veri della vita e Sean Penn c'è riuscito alla grande.
Tratto dal romanzo Nelle terre estreme di John Krakauer, che narra la vera storia di Christopher McCandless e uscito dopo la sua morte.
Un film che fa riflettere, che emoziona, e che ti fa gustare il senso della vita.
CAPOLAVORO.




Commenti

  1. Anche per me un capolavoro! le immagini con il vero protagonista farebbero uscire lacrime anche a una pietra!

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  2. hai ragione, si è un film molto commovente :)

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  3. Semplicemente il mio film preferito. :) Il solo a essere già a quota 4 visioni (di solito io mi fermo alla prima, fai un pochino tu i conti. XD)

    Ciao,
    Gianluca

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  4. Hai ragione Marco, beh questa è la mia seconda visione, ma ti assicuro che ce ne saranno tante Gianluca ^^

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  5. avevo letto prima il libro, mi era piaciuto moltissomo, poi è apparso il film, bello e terribile.

    ricordo le ultime parole di Chris McCandless: "La felicità è reale solo quand'è condivisa"

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