Sergio Staino, dirige un film incentrato sull'italiano medio, ma forse si limita a fare un film molto simile ai fumetti, che altro.
Nonostante il cast di attori, tra cui spicca anche la nostra Stefania Sandrelli, il film è tratto dal racconto di Altan, Nudi e Crudi, e ne fa una satira a modo suo, dimenticando che un opera cinematografica non la si può trattare come un fumetto, per dirla in parole semplici, è una satira fumettistica che col cinema non ha nulla a che fare, o quasi, che lascia un po' di amaro in bocca, apparte qualche battuta azzardata che fa uscire una o più risate, è un film incapace di percorrere una via personale, anche grazie ad una regia confusa che non riesce a plasmare il plot, c'è la casalinga disperata, interpretata da Ornella Muti, che è succube del figlio ossessionato dalle moto, c'è la paralitica Stefania Sandrelli, che viene mollata dal marito vicino a un ristorante in cui conosce il cuoco di cui si innamorerà e riacquisterà l'uso delle gambe, c'è la finta radical chic che viene corteggiata da un segaiolo con gli occhiali, e via dicendo, il tutto è collegato dal ritrovamento di una valigetta dimenticata dall'Omar del titolo che è ospite del radiosalotto, un talk show radiofonico, quest'uomo è un chirurgo che in diretta radiofonica da istruzioni all'infermiere per svolgere un operazione chirurgica, e questo fa un disastro dietro l'altro, c'è un marocchino che vuole la valigetta ma che finirà male, insomma nella trama c'è troppa carne al fuoco, e Staino dei suoi personaggi ne fa caricature, senza andare nel nocciolo della questione, senza nemmeno riuscire a renderli simpatici o accattivanti, questa opera cinematografica è confusa, e apparte qualche battuta non riesce a divertire, vuole fare della satira a tutti costi, senza plasmarla, ovviamente il cast di attori sembrano tutti marionette incapaci di esprimere i loro personaggi al loro meglio, e Staino si limita a fare un cartoon + che un film, rendendo difficile l'empatia con i protagonisti, rendendo il film un grande calderone incapace di divertire nè tantomeno di creare alchimia con gli spettatori, ci troviamo di fronte a un fumettone che cerca a tutti i costi di essere un film comico, e cerca per forza di piacere al pubblico senza riuscire nel suo intento, se Staino avesse cercato di essere meno ambizioso, magari e avesse dato anima al plot e ai protagonisti a quest'ora parleremo di una commedia riuscitissima, perchè sulla carta il film ha delle potenzialità che non vengono espresse dal suo autore.
Peccato.
Nonostante il cast di attori, tra cui spicca anche la nostra Stefania Sandrelli, il film è tratto dal racconto di Altan, Nudi e Crudi, e ne fa una satira a modo suo, dimenticando che un opera cinematografica non la si può trattare come un fumetto, per dirla in parole semplici, è una satira fumettistica che col cinema non ha nulla a che fare, o quasi, che lascia un po' di amaro in bocca, apparte qualche battuta azzardata che fa uscire una o più risate, è un film incapace di percorrere una via personale, anche grazie ad una regia confusa che non riesce a plasmare il plot, c'è la casalinga disperata, interpretata da Ornella Muti, che è succube del figlio ossessionato dalle moto, c'è la paralitica Stefania Sandrelli, che viene mollata dal marito vicino a un ristorante in cui conosce il cuoco di cui si innamorerà e riacquisterà l'uso delle gambe, c'è la finta radical chic che viene corteggiata da un segaiolo con gli occhiali, e via dicendo, il tutto è collegato dal ritrovamento di una valigetta dimenticata dall'Omar del titolo che è ospite del radiosalotto, un talk show radiofonico, quest'uomo è un chirurgo che in diretta radiofonica da istruzioni all'infermiere per svolgere un operazione chirurgica, e questo fa un disastro dietro l'altro, c'è un marocchino che vuole la valigetta ma che finirà male, insomma nella trama c'è troppa carne al fuoco, e Staino dei suoi personaggi ne fa caricature, senza andare nel nocciolo della questione, senza nemmeno riuscire a renderli simpatici o accattivanti, questa opera cinematografica è confusa, e apparte qualche battuta non riesce a divertire, vuole fare della satira a tutti costi, senza plasmarla, ovviamente il cast di attori sembrano tutti marionette incapaci di esprimere i loro personaggi al loro meglio, e Staino si limita a fare un cartoon + che un film, rendendo difficile l'empatia con i protagonisti, rendendo il film un grande calderone incapace di divertire nè tantomeno di creare alchimia con gli spettatori, ci troviamo di fronte a un fumettone che cerca a tutti i costi di essere un film comico, e cerca per forza di piacere al pubblico senza riuscire nel suo intento, se Staino avesse cercato di essere meno ambizioso, magari e avesse dato anima al plot e ai protagonisti a quest'ora parleremo di una commedia riuscitissima, perchè sulla carta il film ha delle potenzialità che non vengono espresse dal suo autore.
Peccato.
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