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Première Week - The Killing of a Sacred Deere

Questa settimana, colgo l'occasione di recensire alcuni film non ancora usciti al cinema, con uno speciale chiamato Première Week, cercherò di recensire durante l'arco della settimana alcuni film che presto arriveranno nelle sale, a cominciare dall'ultima pellicola del regista greco Yorgos Lanthimos, che, per chi mi segue, sa che ho recensito i suoi film ancora prima che fosse entrato nel mainstream cinematografico.

Con The Killing of a Sacred Deer, Lanthimos non si smentisce affatto, e scava a fondo addirittura nell'istituzione familiare, distruggendo tutto ciò che la tiene in piedi.
Avendo a disposizione molti soldi e la possibilità di girare praticamente tutto ciò che gli passa per la testa scegliendo anche un cast di primordine, avendo persino un attrice come Nicole Kidman tra i protagonisti.
The Killing of a Sacred Deer, è però anche un film di contenuti, che ricorda vagamente il film di Pasolini Teorema, ma a differenza del grande regista italiano, Lanthimos scava a fondo mettendo in scena una discesa agli inferi in cui la famiglia di un medico, è vittima di una maledizione lanciata da un ragazzo che viene accolto da questi...ma piano piano tutta la sua famiglia comincia ad ammalarsi, e sarà il medico a dover scavare affondo al suo passato e scoprire un errore commesso durante l'operazione di un uomo che gli è morto sotto i ferri.
L'ingresso di questo giovane fa ammalare prima i due figli, poi egli stesso gli racconta cosa ha fatto e cosa può fare affinché tutto ritorni alla normalità, deve uccidere un membro della sua famiglia per salvare tutti.
Una scelta difficile, con cui il giovane medico deve fare i conti, un dilemma che lo porterà vicino alla follia, come si può uccidere un membro della propria famiglia per salvare tutti gli altri? Come salvare tutti?
La fine sarà terribile, non vi anticipo nulla per non rovinarvi la sorpresa, io dico solo che nonostante sia ormai entrato nel mainstream cinematografico, Lanthimos, continua a girare pellicole di forte impatto emotivo, capaci non solo di far pensare, ma anche di riflettere sull'istituzione familiare, sull'egoismo, il senso della vita e l'altruismo.
Nicole Kidman è capace di regalarci un personaggio incredibilmente forte, che nonostante tutto, cerca di stare sempre accanto alla sua famiglia, volendo trovare una soluzione al "problema", si esatto, l'ho messo travirgolette ma se visualizzerete il film capirete ciò che voglio dire.
Comunque adesso tanto per parlare fraternamente con gli amici della fabbrica, a me sinceramente Martin mi ha fatto paura, voi direte ma è solo un bambino, no, non è solo un bambino, è qualcosa di terrificante, potrebbe essere anche concepito come una metafora sull'immoralità umana, e qui mi fermo altrimenti rischio di dire troppo, poi anche sua madre che cerca di farsi il dottore con la complicità del figlio, il tutto è costruito in maniera psicologicamente inquietante, come del resto sono tutte le opere del regista greco.
Colin Farrell è alla seconda collaborazione con Lanthimos, dimostrando ormai di essere il suo attore feticcio.
Per me è uno dei migliori film dell'anno.
Uscita al cinema: 25 Aprile

Ratings ⭐⭐⭐1/2




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