Passa ai contenuti principali

Smetto quando voglio - Masterclass

Seconda puntata di Smetto Quando Voglio, con Masterclass, torna la banda di ricercatori più svitata del cinema italiano, potevo perdermela? Assolutamente no.
Diciamoci la verità, anche questa seconda puntata è davvero gajarda, mi sono divertita molto a guardarla, qui, si racconta quello che è successo nell'anno e mezzo di assenza ai protagonisti, ma, c'è un ma nel racconto di fondo: devono aiutare una poliziotta a sgominare una banda di narcotrafficanti ancora più pericolosa.
Riusciranno i nostri eroi ad aiutare la polizia e se stessi cercando anche di ridurre la loro pena? Oppure finiranno anche questa volta nei pasticci?

Come dice un vecchio proverbio, squadra vincente non si cambia, e per la seconda puntata di questo divertente franchise, la nostra banda di improbabili fuorilegge, deve fare i conti con quello che hanno commesso, e decidere cosa fare della propria vita.
Un film che sta certamente in mezzo, che aggiunge molto a un franchise divertente e tutto italiano, per una volta tanto si ride e ci si diverte in maniera intelligente e non demenziale, come accade a tante e trascurabili commediacce italiane, prime tra tutte i cosidetti cinepanettoni.
Sydney Sibilia, da giovane regista qual è, si allontana dai classici stereotipi ripetitivi, e compie un altra volta un piccolo miracolo.
Non stiamo mai dalla parte del capolavoro, ma cavolo, sfido chiunque a non immedesimarsi in questi improbabili fuorilegge, ma che in realtàè sono persone assolutamente normali, solo che hanno deciso sin dalla prima puntata, di intraprendere una strada più fruttuosa, che li aiuti a campare, dato che hanno perso il lavoro di ricercatori scentifici per dare da mangiare alla propria famiglia.
Ora, sicuramente non sono le persone migliori di questo mondo, ma nel loro piccolo cercano di campare al meglio che possono, rischiando anche di perdere i loro affetti.
Questa seconda puntata mi ha convinta ancora di più sulla qualità dell'operazione, prodotta tra l'altro dalla Fandango di Domenico Procacci e diretta ancora una volta da Sydney Sibilia, perché direte voi? Perché si presenta sin da subito un franchise di contenuti e che diverte dalla prima all'ultima scena, ma fa riflettere sulle umane debolezze.
Il tutto recitato da un cast in piena forma...e la sapete una cosa? Proprio in questo momento sto vedendo la terza puntata, che recensirò mercoledì prossimo.
Non sottovalutate i titoli italiani, lo dico sempre io, spesso però ho notato che veramente il nostro cinema se ben valorizzato può ancora dire tanto.
E non sto affatto scherzando.
Voto: 7



Commenti

  1. E infatti, oggi ho scritto anch'io la recensione, e niente...davvero bello, gagliardo e spassoso ;)

    RispondiElimina

Posta un commento

Moderazione rimessa, NO SPAM