Passa ai contenuti principali

Psycho

Gus Van Sant, rilegge letteralmente il mago del brivido Hitchcock, facendo una copia di Psycho, e inserendo il suo stile cinematografico.
L'opera è impeccabile, lo stile è sofisticato e c'è anche qualche brivido, il cast di attori è di prima qualità nulla da dire, se manca qualcosa è soprattutto la suspance, che hanno fatto dell'opera originale un classico del brivido per amanti del cinema di genere, non è mai facile parlare di remake, perchè un po' si deve tradire l'opera originale per giudicare la visione nuova dell'autore che lo dirige, Gus Van Sant, fa spiccatamente un omaggio al maestro del brivido, ma è incapace di esprimere di impaurire lo spettatore, grazie a una scelta sbagliata a mio modo di dire di fare interpretare Norman Bates, al volto pulito di Vince Vaughn, che nulla ha a che fare con l'inquietudine di Anthony Perkins, che solo a guardarlo negli occhi ti impauriva, immaginate quando lo vedevate in azione, potremmo chiamarlo omaggio? Ci sta tutto, ma non aggiunge niente al capolavoro originale che ha reso Hitchcock un genio del cinema, questo con Van Sant non accade, perchè non aggiunge nulla di nuovo neanche al suo cinema. E' un film narcisista, e come tale deve essere preso, nè più nè  meno, la costruzione della tensione è perfettamente calibrata, ma non è nulla in confronto a quella creata dal grande Alfred Hitchcock, che lasciava mistero e intuizione anche perchè allora c'era la censura vigente e  non si potevano girare certe scene, Van Sant, aggiunge la scena pruriginosa dell'occhio che spia con masturbazione contemporanea di Bates, roba pruriginosa, forse anche per dimostrare al suo pubblico il suo punto di vista, e riscrivere un classico con scene che allora non si potevano girare, fattostà che il grande Alfred la scena della doccia l'ha girata in maniera differente facendo spaventare letteralmente lo spettatore, ciò che non succede qui, in parole semplici, è un film non male, con scene d'alta tensione, ma che omaggia Hitchcock alla sua maniera, ovviamente i paragoni con l'originale si sprecano, Anne Heche, è più anonima rispetto a Janet Leigh, più sexy e anche più femminile, quando mangiano insieme Marion e Norman in questo film sembrano due persone che si conoscono da poco tempo e vogliono fraternizzare mangiando sandwich e noccioline, nell'originale la tensione era palpabile, la paura era dietro l'angolo, in questo c'è un po' di tensione data dalla colonna sonora riproposta da Elfman e dalle ambientazioni e poi basta, in conclusione un film niente male, ma che non ha nulla a che fare con il capolavoro di Hitchcock.


Commenti

  1. io ho molto apprezzato l'operazione perché l'ho sempre considerato più come un'esperimento che come un semplicissimo remake. purtroppo gli manca sempre un qualcosa di non identificabile che gli fa perdere il confronto con l'originale.
    geniale l'inserimento, oltre di piccole "novità" e sotto-testi, anche degli errori che ci sono nella pellicola firmata da Hitch.

    RispondiElimina
  2. si non dubito che sia un omaggio dell'originale, non a caso Van Sant lo ha girato proprio con le stesse scene dell'originale, come film non è male, però l'originale spacca, c'è poco da fare ^^

    RispondiElimina

Posta un commento

Moderazione rimessa, NO SPAM