Uxbal è padre di due bambini e vive un rapporto conflittuale con la moglie, la quale è malata terminale, ma per Uxbal non c'è più tempo dato che anche lui ha il cancro in stadio terminale, e deve decidere a chi affidare i suoi figli, ma non è la sola cosa che deve fare, deve rimettere in regola anche coloro che lavorano per lui, sarà un percorso difficile e doloroso, che lo porterà a confrontarsi con la sua vita e a fare scelte difficili, ma non c'è abbastanza tempo, si deve sbrigare, deve dare ai suoi figli una casa e un posto sicuro dove vivere, ci riuscirà?
Questo non è il primo film di Iñárritu che vedo, ma è il primo che recensisco e mi ha stupita la sua abilità di far sentire il dolore anche con semplici sequenze, la sua regia è dolorosa, silenziosa e realistica, piuttosto lontana dalle rassicurazioni di tanti film strappalacrime che poi si concludono con il lieto fine rassicurante, a differenza lui non vuole rassicurare nessuno, usa la sua mdp in maniera decisa a mostrare la realtà per come si presenta, e non sono molti i film capaci di trasmettere tanto, bellissima la fotografia smarcata, che ne sottolinea la discesa verso la morte del protagonista, un bravissimo Javier Bardem, mi stupisco del talento di questo attore, che è stato capace di intraprendere un cammino artistico e rivelare il suo grande talento al mondo, a differenza di tanti altri attori iberici, lui il suo talento lo dimostra, e diventa il personaggio che interpreta, calandosi alla perfezione nella parte.
Biutiful è un opera dura, lacerante, che rivela la difficoltà di lasciare le persone che amiamo e i mille dubbi su come sistemarli per poi prendere una strada diversa dal loro cammino, è un film così complesso e difficile che nonostante i temi trattati viene spontaneo apprezzare, soprattutto alla semplicità di come l'autore ha affrontato la storia.
In conclusione, un piccolo grande capolavoro, da collezionare e soprattutto da vedere e rivedere per riflettere sul grande mistero che è la vita.
Questo non è il primo film di Iñárritu che vedo, ma è il primo che recensisco e mi ha stupita la sua abilità di far sentire il dolore anche con semplici sequenze, la sua regia è dolorosa, silenziosa e realistica, piuttosto lontana dalle rassicurazioni di tanti film strappalacrime che poi si concludono con il lieto fine rassicurante, a differenza lui non vuole rassicurare nessuno, usa la sua mdp in maniera decisa a mostrare la realtà per come si presenta, e non sono molti i film capaci di trasmettere tanto, bellissima la fotografia smarcata, che ne sottolinea la discesa verso la morte del protagonista, un bravissimo Javier Bardem, mi stupisco del talento di questo attore, che è stato capace di intraprendere un cammino artistico e rivelare il suo grande talento al mondo, a differenza di tanti altri attori iberici, lui il suo talento lo dimostra, e diventa il personaggio che interpreta, calandosi alla perfezione nella parte.
Biutiful è un opera dura, lacerante, che rivela la difficoltà di lasciare le persone che amiamo e i mille dubbi su come sistemarli per poi prendere una strada diversa dal loro cammino, è un film così complesso e difficile che nonostante i temi trattati viene spontaneo apprezzare, soprattutto alla semplicità di come l'autore ha affrontato la storia.
In conclusione, un piccolo grande capolavoro, da collezionare e soprattutto da vedere e rivedere per riflettere sul grande mistero che è la vita.
l'ultimo e unico Iñárritu che mi manca... ma aspetto ancora un po' prima di vederlo, altrimenti rimango senza poi :)
RispondiEliminauno dei miei registi super preferiti!!!
si è un autore interessante XD
RispondiEliminaè bellissimo!
RispondiEliminaDa me credo se la lotterà come film dell'anno.
RispondiEliminaPoi vi sono molto legato anche per altri motivi che riguardano la recensione.
Opera immensa.