David Cronenberg fa quello che io chiamo il suo film più allucinato, con eXistenZ, dirige una pellicola che si rifà un po' al body horror di cui è sempre stato un maestro, si è un film allucinato perchè la trasmutazione tra mente e corpo trova la forma della sua sintesi espressiva, già precedentemente toccata con il capolavoro Videodrome che riprende l'incrocio tra realtà e finzione, ma qui c'è di più, forse anche troppo, ma visto la trama è anche comprensibile, se in Videodrome l'incrocio tra realtà e finzione era passivo, qui è attivo, qui sono i protagonisti a manipolare in un certo senso la realtà e il mondo che li circonda, creando grazie a eXistenZ, una realtà alternativa, senza leggi precise, senza limiti, senza dogmi, popolata da creature fantastiche, anfibi, personaggi poco raccomandabili e tanto altro ancora.
Ma è nel potere del gioco che si immischia la realtà da non far capire dove comincia l'uno e finisce l'altro, si alternano situazioni, giochi differenti, personaggi diversi, come se il gioco man mano che va avanti avesse una sua vita al di fuori del game pod, ed è così che Allegra Geller produttrice del gioco eXistenZ si collega per giocare, con il game pod collegato alla bio porta che si trova sotto la spina dorsale, perchè è il corpo ad alimentare il gioco, che è come un allucinoggeno capace di creare realtà alternative, tanto da perdersi completamente nel gioco e man mano che va avanti eXistenZ entra dentro un altro gioco ancora.
Un ottimo film supportato da un cast di primordine, tra cui spiccano Jennifer Jason Leigh che pur di lavorare con Cronenberg ha rinunciato ad Eyes Wide Shut di Kubrick, Ian Holm, Jude Law e tanti altri.
Il film non è certo ai livelli di Videodrome però ci siamo quasi, è una delle ultime volte che strizza l'occhio al body horror di cui è un maestro con i suoi ormai famosi temi abituali, è certamente un film per stomaci forti.
Nonostante resti una pellicola di ottima qualità forse rischia troppo di perdersi in varie trame, ma Cronenberg dimostra di saper dirigere e questi timori rimangono in secondo piano.
MAGISTRALE.
Ma è nel potere del gioco che si immischia la realtà da non far capire dove comincia l'uno e finisce l'altro, si alternano situazioni, giochi differenti, personaggi diversi, come se il gioco man mano che va avanti avesse una sua vita al di fuori del game pod, ed è così che Allegra Geller produttrice del gioco eXistenZ si collega per giocare, con il game pod collegato alla bio porta che si trova sotto la spina dorsale, perchè è il corpo ad alimentare il gioco, che è come un allucinoggeno capace di creare realtà alternative, tanto da perdersi completamente nel gioco e man mano che va avanti eXistenZ entra dentro un altro gioco ancora.
Un ottimo film supportato da un cast di primordine, tra cui spiccano Jennifer Jason Leigh che pur di lavorare con Cronenberg ha rinunciato ad Eyes Wide Shut di Kubrick, Ian Holm, Jude Law e tanti altri.
Il film non è certo ai livelli di Videodrome però ci siamo quasi, è una delle ultime volte che strizza l'occhio al body horror di cui è un maestro con i suoi ormai famosi temi abituali, è certamente un film per stomaci forti.
Nonostante resti una pellicola di ottima qualità forse rischia troppo di perdersi in varie trame, ma Cronenberg dimostra di saper dirigere e questi timori rimangono in secondo piano.
MAGISTRALE.
Si sente che sei un'appassionata di Cronenberg eh...
RispondiEliminaSei riuscita a non fare il minimo accenno al finale, brava, sei assolutamente a prova di spoiler.
A presto!
eh si, no io non spoilero mai quando recensisco :)
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