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Scream 3

Capitolo minore che chiude la prima trilogia di Scream, come dico io squadra vincente non si cambia, soprattutto quando si tratta di chi ha creato la serie Kevin Williamson, che lascia il posto a un altro sceneggiatore Heren Krueger, che dimostra di non dare anima e spessore ai personaggi, e di essere fuori strada riguardo alla serie e al suo significato, quello che salva il film dal baratro è la regia di Craven, che non lascia la sua cabina - anche se aveva detto che non lo dirigeva se non gli facevano dirigere la musica del cuore - ed eccocci qui, ecco il capitolo conclusivo della serie - almeno della prima - la tensione c'è ma manca lo spessore, si fa sentire pesantemente la mancanza di Williamson nella sceneggiatura, trasformando i protagonisti delle repliche dei fenomenali due episodi precedenti e questo è già di per se uno dei limiti del film, un altro dei limiti è ambientare il tutto in un set cinematografico e scoprire scheletri nell'armadio della madre di Sidney, la cosa peggiore è che si fa la parodia di un altra grande saga Nightmare - ma cosa centra mai - soprattutto nella scena del sogno di Sidney, che sogna sua madre, che poi sarà la chiave della soluzione, piuttosto scontata direi e molto lontana dalle geniali ingenzioni di Williamson.
Però stavolta sarà anche la polizia a collaborare per la cattura del colpevole, che sarà legato a Sidney non solo sul piano della storia, ma sarà legato al segreto di sua madre che si scoprirà alla fine.
Effettivamente c'è troppa carne al fuoco per farne una pellicola interessante, ci sono poche idee, insomma un buco nell'acqua che non aggiunge altro alla serie, e nemmeno alla filmografia di Craven.
Ma d'altronde è preconfezionato forse per avvicinarlo di più al pubblico dei teenager ingordi di film horror senza però toccare le vette del passato.


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