Riguarda & Recensisci
Ci siamo, Penultimo appuntamento col cinema di François Truffaut, ormai la filmografia è quasi tutta recensita, oggi è il turno di Mica Scema la Ragazza! film che, a una prima visione non avevo apprezzato come meritava, e che invece adesso ho cominciato ad apprezzare, visto che l'ho appena finito di vedere, ho pensato subito di recensirlo.
E' un film decisamente diverso dai suoi canoni, un po' sopra le righe, per questo forse, la prima volta che lo vidi ho storto un po' il naso.
Alla seconda volta invece, cioè oggi, mi è apparso molto divertente, un po' esagerato ma mai banale.
Dobbiamo inoltre dire, che Truffaut, malgrado abbia girato una pellicola sopra le righe come ho detto prima, non rinuncia mai ai suoi tratti stilistici, e soprattutto alle sue tematiche, che si nascondono ben bene, agli occhi poco esperti degli spettatori.
Questo film è uscito dopo l'insuccesso del suo capolavoro Le due Inglesi e ha deciso di girare un film sberleffo, in maniera schietta, semplice, ma che allo stesso tempo brillante.
Ne esce fuori una pellicola scalmanata, divertente, cucita addosso all'attrice protagonista che si diverte come una matta a vestire i panni di Camille.
Nonostante alcune scene un po' così, non c'è niente di volgare, anzi, il film diverte proprio per la sua ironia scalmanata, le scene sono curiose e intense, e hanno il pregio di catturare lo spettatore e sorprenderlo incollandolo praticamente alla poltrona.
Ho avuto la sensazione durante questa seconda visione che Truffaut stesso si sia lasciato un po' andare, come per avere una certa rivalsa sul pubblico per non aver apprezzato il suo titolo precedente a questo.
E infatti ha calcato un po' la mano, senza dunque nulla togliere alla qualità del film stesso, che a distanza di anni, suscita davvero tenerezza, a volte anche simpatia, in poche parole è impossibile non volergli bene.
Come è impossibile non voler bene alla protagonista, ragazzaccia che ne combina di tutti i colori.
Il bello del cinema di Truffaut è che oltre a mettere al centro una protagonista femminile, ne tratteggia psicologia e sentimenti, cercando sempre una certa misura, qui invece non ci sono mezze misure, anzi, fa in modo di non avere nessuna misura per tratteggiare la protagonista.
A qualcuno magari potrebbe sembrare che ci sia troppa carne al fuoco, ed è comprensibile, io invece mi sono divertita come una matta a guardarlo di nuovo, e sapevo che l'avrei rivalutato come si deve, comunque sia sono contenta di scrivere la recensione dopo averlo visto questa seconda volta.
Perchè se lo scrivevo prima magari l'avrei stroncato.
Nonostante i pregi resta comunque un opera minore rispetto alla filmografia passata, che non toglie nulla al fatto che sia un film godibile, che ha un certo livello di qualità superiore rispetto ad altri filmacci italiani che uscivano in quegli stessi anni.
In conclusione, nonostante tutto un bel sette non glielo toglie nessuno, anche se rimane un cult movie, e non un capolavoro.
Voto: 7
Ci siamo, Penultimo appuntamento col cinema di François Truffaut, ormai la filmografia è quasi tutta recensita, oggi è il turno di Mica Scema la Ragazza! film che, a una prima visione non avevo apprezzato come meritava, e che invece adesso ho cominciato ad apprezzare, visto che l'ho appena finito di vedere, ho pensato subito di recensirlo.
E' un film decisamente diverso dai suoi canoni, un po' sopra le righe, per questo forse, la prima volta che lo vidi ho storto un po' il naso.
Alla seconda volta invece, cioè oggi, mi è apparso molto divertente, un po' esagerato ma mai banale.
Dobbiamo inoltre dire, che Truffaut, malgrado abbia girato una pellicola sopra le righe come ho detto prima, non rinuncia mai ai suoi tratti stilistici, e soprattutto alle sue tematiche, che si nascondono ben bene, agli occhi poco esperti degli spettatori.
Questo film è uscito dopo l'insuccesso del suo capolavoro Le due Inglesi e ha deciso di girare un film sberleffo, in maniera schietta, semplice, ma che allo stesso tempo brillante.
Ne esce fuori una pellicola scalmanata, divertente, cucita addosso all'attrice protagonista che si diverte come una matta a vestire i panni di Camille.
Nonostante alcune scene un po' così, non c'è niente di volgare, anzi, il film diverte proprio per la sua ironia scalmanata, le scene sono curiose e intense, e hanno il pregio di catturare lo spettatore e sorprenderlo incollandolo praticamente alla poltrona.
Ho avuto la sensazione durante questa seconda visione che Truffaut stesso si sia lasciato un po' andare, come per avere una certa rivalsa sul pubblico per non aver apprezzato il suo titolo precedente a questo.
E infatti ha calcato un po' la mano, senza dunque nulla togliere alla qualità del film stesso, che a distanza di anni, suscita davvero tenerezza, a volte anche simpatia, in poche parole è impossibile non volergli bene.
Come è impossibile non voler bene alla protagonista, ragazzaccia che ne combina di tutti i colori.
Il bello del cinema di Truffaut è che oltre a mettere al centro una protagonista femminile, ne tratteggia psicologia e sentimenti, cercando sempre una certa misura, qui invece non ci sono mezze misure, anzi, fa in modo di non avere nessuna misura per tratteggiare la protagonista.
A qualcuno magari potrebbe sembrare che ci sia troppa carne al fuoco, ed è comprensibile, io invece mi sono divertita come una matta a guardarlo di nuovo, e sapevo che l'avrei rivalutato come si deve, comunque sia sono contenta di scrivere la recensione dopo averlo visto questa seconda volta.
Perchè se lo scrivevo prima magari l'avrei stroncato.
Nonostante i pregi resta comunque un opera minore rispetto alla filmografia passata, che non toglie nulla al fatto che sia un film godibile, che ha un certo livello di qualità superiore rispetto ad altri filmacci italiani che uscivano in quegli stessi anni.
In conclusione, nonostante tutto un bel sette non glielo toglie nessuno, anche se rimane un cult movie, e non un capolavoro.
Voto: 7
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