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La Battaglia di Hacksaw Ridge

E finalmente recensisco l'ultima fatica di Mel Gibson, tornato ai grandi fasti dopo la direzione di pellicole un po' controverse come La Passione di Cristo che non ho apprezzato, ed è comprensibile il motivo.
Questo film invece l'ho adorato, primo perchè mette in scena un protagonista la cui storia è realmente accaduta, che si rifiuta di imbracciare un arma da fuoco, nonostante tutto vuole servire il suo paese, e lo fa alla sua maniera.
Andrew Garfield che avevo già apprezzato in Silence di Scorsese, con questo film è entrato di diritto nella mia cerchia di attori preferiti.

Mel Gibson qui racconta la storia vera di Desmond Doss, un obiettore di coscienza che vuole servire il suo paese come soccorritore militare, e decide anche grazie a un trauma in cui promette a se stesso di non toccare mai un arma, e così fa.
Tra lo sconcerto degli altri commilitoni, e i contrasti che si vengono a creare fino a veri e propri scontri anche fisici, Desmond, che in un primo tempo rischia di essere mandato a casa, riesce a ottenere di servire il suo paese nonostante il suo rifiuto di toccare armi.
Come dice la locandina del film, per diventare un eroe non serve un arma, e così Desmond serve davvero il suo paese, riuscendo - anche dopo che i soldati hanno capito le sue intenzioni - ad ottenere la stima di tutti quanti per la sua missione.
No non è un film di guerra, ma è un ottima analisi sulla scelta di chi decide, anche grazie a una grandissima fede religiosa, di salvare vite, piuttosto che prendere un fucile ed uccidere esseri umani.
Una scelta coraggiosa che può mettere in pericolo la sua vita, considerando i pericoli ai quali un soldato va in contro durante la guerra.
Il film è ambientato durante la seconda guerra mondiale, e segue Desmond, che con tenacia dimostra che non serve un arma per servire il proprio paese, ma che pur essendo dentro una battaglia, durante la guerra, sceglie di salvare vite, non di reciderle.
E così fa.
Film pur non essendo un capolavoro si fa apprezzare per la descrizione realistica di una persona che sceglie coraggiosamente di servire il suo paese attraverso mezzi non convenzionali.
In questo caso Desmond, sceglie di salvare vite, e le salva, tanto che alla fine i soldati capiscono le sue intenzioni e lo aiutano salvandolo a loro volta.
Il ritratto di un uomo, un essere umano, capace di suscitare simpatia, Mel Gibson, che in questo film ritorna in auge, coinvolge lo spettatore dall'inizio alla fine, senza stancarlo mai, cosa rara di questi tempi.
Le nominations agli oscar sono strameritate, e se ve lo dico io ci dovete credere.
Voto: 8 e 1/2


Commenti

  1. non l'ho visto, ed un po' mi ispirava....
    la tua recensione mi convincerebbe, ma aspetto quando lo danno su Sky

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  2. E' stato un buon film, nonostante tutto... Alla fine ha pagato del pregiudizio (non infondato) vero Mel Gibson.

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