Riguarda & Recensisci
Ultimo appuntamento col cinema di Quentin Tarantino, ovvero coi film che ha diretto personalmente, perchè in futuro cercherò di visionare almeno tutta la filmografia completa, ovvero quei film che ha scritto, prodotto e interpretato, per ora concentriamoci sull'ennesimo appuntamento con Riguarda & Recensisci che fa uscire dal suo cappello niente di meno che il film d'esordio di Tarantino, realizzato tramite l'interessamento di Harvey Keitel che oltre ad averlo intepretato l'ha co-prodotto, ovvero Le Iene.
La prima volta che vidi Le Iene mi impressionai, la versione che ho in vhs registrata alla tv faceva vedere il taglio dell'orecchio, nella scena in cui il film è stato fortemente criticato, la versione che ho visionato in streaming non la mostrava, forse è una versione censurata chissà.
Le Iene è stato un piccolo assaggio del cinema che Tarantino proporrà in futuro, cioè è stato più una rivelazione che autentico fenomeno, quello avverrà due anni dopo con Pulp Fiction in cui il nostro entrerà nel mito.
E stasera ho accanto a me quell'amico che mi ha fatto amare Quentin Tarantino, lascio a lui la parola, e poi continuo ovviamente io.
Vincent
Ultimo appuntamento col cinema di Quentin Tarantino, ovvero coi film che ha diretto personalmente, perchè in futuro cercherò di visionare almeno tutta la filmografia completa, ovvero quei film che ha scritto, prodotto e interpretato, per ora concentriamoci sull'ennesimo appuntamento con Riguarda & Recensisci che fa uscire dal suo cappello niente di meno che il film d'esordio di Tarantino, realizzato tramite l'interessamento di Harvey Keitel che oltre ad averlo intepretato l'ha co-prodotto, ovvero Le Iene.
La prima volta che vidi Le Iene mi impressionai, la versione che ho in vhs registrata alla tv faceva vedere il taglio dell'orecchio, nella scena in cui il film è stato fortemente criticato, la versione che ho visionato in streaming non la mostrava, forse è una versione censurata chissà.
Le Iene è stato un piccolo assaggio del cinema che Tarantino proporrà in futuro, cioè è stato più una rivelazione che autentico fenomeno, quello avverrà due anni dopo con Pulp Fiction in cui il nostro entrerà nel mito.
E stasera ho accanto a me quell'amico che mi ha fatto amare Quentin Tarantino, lascio a lui la parola, e poi continuo ovviamente io.
Vincent
Se non ci fossi stato io, non credo che Arwen avrebbe apprezzato Tarantino, ho visionato parecchi film insieme a lei, diciamo che se c'è da vedere un film, stai pur sicuro che se non ci sono io lei non comincia a vederli, a volte ci scambiamo le idee su quale regista affrontare, una volta scelgo di seguire lei, e un altra volta lei sceglie di seguire me.
Quello che posso dire è, per quanto riguarda Quentin Tarantino, dopo una attenta visione del mitico Pulp Fiction, la sua curiosità è diventata viscerale, e insieme al sottoscritto, ha visionato la sua filmografia intera, ovviamente quella diretta da lui, come ha detto intelligentemente è anche giusto visionare le pellicole da lui scritte, prodotte e interpretate, perchè il cinema di Quentin non è certamente solo quello che ha diretto.
Quando abbiamo registrato insieme Le Iene, tantissimi anni fa, mi sembra oltre la decina di anni fa, io lo avevo già visto anni prima avendolo affittato sull'onda del successo del mitico Pulp Fiction, certamente si tratta di una pellicola particolare, un autentico cult movie che ha messo in chiaro le tematiche care a Tarantino, tasformandolo in un autentico enfant prodige, che sarebbe esploso ovviamente due anni dopo.
Il film racconta di una rapina andata letteralmente a puttane, di come tutto è andato a rotoli e comincia in media res, per poi raccontare a ritroso ciò che è accaduto dall'inizio fino alla fine.
Un film che certamente non ti aspetti, la cui struttura non è lineare, si comincia con la metafora della fava grossa di Like a Virgin di Madonna, un momento decisamente molto divertente, che fa scappare qualche risata, e tutti i ladri sono seduti in cerchio a discutere sulla storia di questa metafora, e a raccontarla non può che essere LUI, il mitico Quentin, appena terminato ecco che vediamo Mr Orange che è in piena emorraggia quasi come fosse un maiale scannato, ovviamente sta rischiando la vita, e piano piano scopriamo come è nato il colpo, come è stato messo a punto, e come si sono svolti realmente i fatti.
Il capo della banda ovviamente è Joe Cabot, interpretato dal veterano Lawrence Tierney, che per l'occasione è stato "ripescato" dal vulcanico cinefilo Tarantino, da non sottovalutare la presenza dell'attore feticcio Michael Madsen, che interpreta lo psicopatico Mr Blonde, vi assicuro che la scena dell'orecchio ha dato la pelle d'oca anche a un tipo come me che difficilmente si impressiona al cinema, a differenza di Arwen, che quando abbiamo visionato la trilogia zombesca di Romero, ogni tanto chiudeva gli occhi e li copriva con le mani XDDDD.
Tornando a parlare di Le Iene, io dico soltanto che è un autentico cult movie, alla sua uscita non è certamente stato un campione d'incassi, diciamo che è stato più un fenomeno da festival che altro, resta comunque chiaro il fatto che ci troviamo di fronte una pellicola molto interessante, ma ancora grezza, di un autore che sa quello che è e soprattutto sa come affrontarlo al cinema.
Resta chiaro che ci troviamo di fronte a un antentico talento cinematografico, che attraverso una trama vorticosa, sceglie di raccontare una rapina in maniera molto originale e che trae spunto dal cinema del passato, soprattutto quel cinema degli anni settanta a cui Tarantino deve molto.
Per me resta un oggettino da collezionare.
Continuando a parlare della trama, e poi lascio la parola ad Arwen, che lei dirà sicuramente molte più cose di me, Mr Orange, in realtà non è un ladro - adesso Arwen mi ucciderà per aver spoilerato qualcosa del film, ma chi se ne frega, tanto non è che ho detto chissà che, sono sicuro che mi perdonerà - ma un poliziotto sotto copertura, che deve fregare i ladri che rubano i diamanti della gioielleria, finirà ovviamente in un bagno di sangue.
Ho già occupato parecchio spazio nel suo blog di cinema, per altro bellissimo, e mi stupisco come ultimamente sta curando le filmografie dei suoi registi preferiti, non vedo l'ora che cominci con i Coen, e spero mi faccia scrivere qualcosina pure a me.
Comunque vi lascio consigliandovi col cuore questo film, che seppure grezzo, dimostra l'enorme talento di colui che diventerà uno dei registi più influenti della sua generazione.
Un saluto a tutti, e se non avete visionato questo cultissimo di Quentin fatelo il più presto possibile mi raccomando.
Arwen
Spero vi sia piaciuta la mia sorpresa di stasera, ospitando l'amico che mi ha fatto amare Quentin Tarantino e il suo cinema.
Io dico soltanto a differenza di Vincent, a cui devo tirare le orecchie perchè ha spoilerato (mannaggia a lui) che non si tratta certamente di un opera grezza, ma questo film è più che una rivelazione, fatta certamente da un autore con le contropalle, che poi entrerà nell'olimpo dei grandi, ma le sue tematiche le sottolinea sin dall'inizio, e si capisce certamente che è uno che il cinema lo mastica a dovere, ma soprattutto ama la settima arte.
Cosa molto rara con gli esordienti.
Comunque sia, è un autentico film coi controcoglioni decisamente da collezionare, e per chi mastica il cinema di genere, soprattutto quello di Tarantino è un titolo che non può certamente mancare in una collezione cinefila che si rispetti.
Tim Roth che interpreta Mr Orange, è uno dei protagonisti del film, e la ragione per cui la rapina dei diamanti fallisce, il tutto descritto come se i protagonisti fossero allucinati, e vorrebbero sbranarsi a vicenda, a cominciare da Mr Blonde che è il più micidiale di tutti, soprattutto quando tortura quel poliziotto, e sarà fatto fuori proprio da Mr Orange per salvare la pelle, di quel poliziotto, che farà certamente una brutta fine prima della fine del film.
Non stiamo parlando di un capolavoro ovviamente, quello arriverà due anni dopo trasformando Quentin in un regista superstar.
Come Vincent vi consiglio di visionare il film, solo se non siete molto impressionabili, o se anche uno schizzo di sangue vi fa voltare dall'altra parte.
La scena in cui Tim Roth è steso a terra, è decisamente splatter per questo lo consiglio a chi non si impressiona molto alla vista del sangue, e anche se è il contrario sappiate che è solo colore con cui viene coperto l'attore britannico.
Non certo vero sangue.
Un crime movie decisamente sui generis, rivela un giovanissimo Tarantino, regista che diventerà uno dei più importanti degli anni novanta e non solo.
Promosso in pieno, decisamente.
Voto: 8
Aaarggh Mannaggia, la scrittura è risultata piccola, aggiusta il post, comunque è venuta bene la rece eh? XDDDD Io e te siamo decisamente grandi ;)
RispondiEliminaVincent
No Vincent, non ce la faccio, comunque si, siamo decisamente grandi noi due :D
EliminaVa bene lascia perdere, l'importante che Le Iene è presente nel tuo blog, se vuoi la mia presenza non puoi fare altro che schioccare le dita, tanto sono sempre accanto a te XXXXDDDDDD
EliminaHai dimenticato il nome Vincent xD
EliminaOk scusa XXXXDDDD
EliminaVincent ;)
Menomale che c'era lui, avresti perso tanto non vedendo Tarantino, comunque a entrambi bella recensione ;)
RispondiEliminaGrazie glielo dirò ^_^
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