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La Bella Vita

 

Dopo aver completato Paolo Sorrentino adesso è il turno di un altro Paolo del cinema italiano, uno che ha continuato la tradizione della commedia all'italiana: Paolo Virzì.



Avevo letto diversi anni fa che il suo film d'esordio ha avuto ottime critiche, quando lo hanno dato alla tele amici miei me lo sono guardato, e da allora io lo seguo sempre con affetto.
Si perché io a Paolo Virzì gli voglio bene, perché ha saputo narrare con una storia semplice la realtà che ti piomba addosso e cancella tutti i sogni e le aspettative che hai sulla vita.
Bruno e Mirella sono due giovani sposi, una coppia apparentemente felice, sono sposati da tre anni, lui lavora all'acciaieria di piombino, lei fa la cassiera al supermercato, l'unico neo è che non hanno figli.
Un giorno nella vita di Mirella quando nessuno se lo aspetta, entra un tale Gerry Fumo, presentatore di una televisione locale, che ha letteralmente perso la testa per lei.
All'inizio lei e suo marito vanno avanti nonostante tutto, e bene o male il loro matrimonio procede tra alti e bassi, lei all'inizio non cede alle avance del conduttore televisivo, nonostante tutto l'attrazione tra i due è molto forte.
Cederà andando al ristorante con lui, e comincia una relazione clandestina, nel frattempo Bruno entra in cassa integrazione, e la storia tra sua moglie e il presentatore diviene di dominio pubblico, a dire a Bruno quello che si dice su sua moglie, ci pensa una sua amica, invaghita di lui da tantissimo tempo, dopo che ha assistito a un litigio di alcuni suoi colleghi per le voci che si sentono in giro su Mirella.
Mirella che si è resa perfettamente conto che la sua è stata una sbandata, ha deciso di chiudere la storia con il presentatore, ma purtroppo Bruno l'ha seguita e si è reso conto della situazione.
I due litigano e lui lascia la casa...
Non c'è bisogno di dire che Mirella torna con Gerry, ma la storia non va avanti...
Un film realistico, tipicamente anni novanta, con una giovanissima Sabrina Ferilli, all'epoca trentenne come il regista, Paolo Virzì, che esordisce alla regia proprio con questo film, che mette in scena le difficoltà della vita reale, della nostra voglia di evadere e di trovare qualcosa che ci da l'ebbrezza di una gioia ritrovata, di non pensare a nulla, ma è soltanto una pure illusione.
Perché nonostante la scappatella, le difficoltà della vita sono sempre presenti, e di certo non se ne vanno se non le si affrontano.
Un film bellissimo e malinconico, con un finale decisamente realistico, non c'è un lieto fine, solo la realtà della vita, alla fine l'amore finisce sempre, nessuno dei due viene scelto da Mirella, il presentatore è un completo imbecille, che torna dalla donna con cui stava prima di incontrare Mirella, almeno così si diceva...
Con Bruno però accade qualcosa di bellissimo, non tornano insieme ma nasce un rapporto d'affetto che li legherà per sempre.
Infondo se l'amore può finire, è l'affetto e l'amicizia quella che può durare per sempre.
Film bellissimo e meraviglioso, è uno dei miei preferiti e sono felice di averlo recensito alla fabbrica.
Buona Visione.



Commenti

  1. Nonostante sia di Piombino, non ho mai visto questo film che portò così tanto bene a Virzì... Prima o poi dovrò rimediare!

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    Risposte
    1. Sam guardalo, è un film bellissimo, sono sicura che ti piacerà :)

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    2. Ma infatti so che dovrei, non ho scuse! :--)

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    3. E fallo dai è un film stupendo :)

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