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L'uomo di Paglia

 


Ennesimo appuntamento col grande cinema di Pietro Germi che non se ne è andato via, no, il protagonista di questo 2023 alla fabbrica è ben presente e lo sarà ancora per poco purtroppo, dato che ormai ho quasi terminato di recensire i suoi film.




L'Uomo di Paglia fa parte di quei film drammatici che Germi riusciva a girare, e lo ha fatto anche con gli stessi attori che hanno lavorato con lui ne Il Ferroviere per la precisione erano coloro che interpretavano la moglie e Sandrino, e rivederli in questo film mi ha fatto un enorme piacere.
Ma L'Uomo di Paglia è ovviamente un altro film, il protagonista è interpretato dallo stesso Germi, che veste i panni di un uomo che si innamora di un altra donna, una ragazza, che vive vicino casa sua, che è da sempre innamorata di lui.
Andrea purtroppo è molto legato alla famiglia e non riesce a decidersi in un primo momento, ma quando lo fa, le cose precipitano, Rita la ragazza di cui è innamorato, si toglie la vita, e la moglie lo viene a sapere di questa relazione, e del marito che ha deciso di tornare in famiglia troncando la relazione.
Rita se ne è andata, e se ne andrà anche sua moglie, lo lascerà, e Andrea dovrà passare un po' di tempo da solo, riuscirà a sistemare la situazione?
Sembra il classico melò strappalacrime, la cui trama sembra uguale a tanti altri film, invece no, è un altro dei capolavori firmati dal grande regista genovese che riesce sempre a dosare alla perfezione i sentimenti contraddittori di un uomo che si lancia in una relazione extraconiugale, ma allo stesso tempo ha paura dei suoi sentimenti - da qui il titolo del film che riassume proprio la situazione - e cerca di troncare quella relazione divenuta fin troppo seria per lui.
Andrea sceglie la sicurezza invece che l'amore, sceglie l'affetto della famiglia piuttosto che vivere in pieno i suoi sentimenti, ma questo comportamento alla lunga avrà le sue conseguenze, tornerà la vita di un tempo?
Quando ci sono relazioni extraconiugali niente torna come prima, anche se in apparenza potrebbe sembrare così.
Pietro Germi dirige un film sull'ipocrisia del vivere, sulla comodità e sull'abitudine, mettendo dei sentimenti veri, autentici, di una ragazza malinconica, ma capace di dare per la prima volta quell'amore che con la moglie non ha mai trovato.
Ecco che qui scatta la paura, di bruciarsi, di vivere in pieno una vita ricca di amore, e si sceglie la cosa che fa più comodo.
Al prezzo della vita di una persona ovviamente.
Film bellissimo, insieme a Il Ferroviere e Divorzio All'Italiana è il mio preferito di Pietro Germi, Vi consiglio ovviamente la visione, se siete cinefili non potete assolutamente perderlo.
Buona Visione.


Ratings⭐️⭐️⭐️⭐️⭐️






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