Ma guarda un po' chi è tornato...il grande Felix Van Groeningen, se vi ricordate di Alabama Monroe, capirete sicuramente di cosa sto parlando.
Questo film è tratto da una storia vera, che narra di un giovane schiavo della droga, e della lotta di suo padre per liberarlo dalla tossicodipendenza.
Ci sono film che ti tengono col fiato sospeso, che ti fanno temere il peggio per il protagonista, che ti coinvolgono, non soltanto per la storia, ma emozionalmente.
Beautiful boy è un film molto emotivo, la storia di un giovane che ricade spesso nella droga, di cui non riesce a liberarsi, e di un padre che fa di tutto per salvarlo.
Mi piacerebbe avere un padre come il suo, ma ovviamente non si può avere tutto dalla vita, continuando con la recensione, posso solo dire che parla d'amore, l'amore difficile e spesso taciuto tra un padre e un figlio.
Un padre che si è rifatto una vita, con una compagna altri figli, ma che non ha dimenticato l'altro figlio, che gli da un sacco di pensieri.
Lui, non si arrende mai, e scrive un diario, il ragazzo però dal canto suo, lotta per trovare una strada nel mondo, anche se a volte ci ricasca, ma nonostante tutto torna sempre da suo padre, in rehab, fino a quando capisce che la strada che ha preso metterà a rischio la sua vita.
La madre anche se è lontana cerca di aiutarlo come può, ma è il padre che nel bene o nel male gli salverà la vita.
Un film intenso, bellissimo, come non se ne vedevano da tantissimi anni a questa parte, Steve Carrel bravissimo, ha sempre fatto commedie, almeno quelle che ho visto, e vederlo in un ruolo drammatico è stata una sorpresa.
Molto bravo e tenero, soprattutto quando dice a suo figlio la canzone di John Lennon che gli cantava da piccolo, Beautiful boy, che poi da il titolo al film.
Felix Van Groeningen, si conferma un ottimo regista, non vedo l'ora di vedere il suo prossimo film, spero che lo faccia uscire presto.
Intanto se non l'avete visto, recuperate Beautiful Boy, non lo dimenticherete facilmente.
Dimenticavo di menzionare anche Timothée Chalamet nel ruolo del figlio, ruolo difficile e complesso che lui interpreta in maniera sincera e convincente, una prova adulta, che rivela la maturità di questo giovane attore, sicuramente sentiremo parlare ancora di lui.
Questo film è tratto da una storia vera, che narra di un giovane schiavo della droga, e della lotta di suo padre per liberarlo dalla tossicodipendenza.
Ci sono film che ti tengono col fiato sospeso, che ti fanno temere il peggio per il protagonista, che ti coinvolgono, non soltanto per la storia, ma emozionalmente.
Beautiful boy è un film molto emotivo, la storia di un giovane che ricade spesso nella droga, di cui non riesce a liberarsi, e di un padre che fa di tutto per salvarlo.
Mi piacerebbe avere un padre come il suo, ma ovviamente non si può avere tutto dalla vita, continuando con la recensione, posso solo dire che parla d'amore, l'amore difficile e spesso taciuto tra un padre e un figlio.
Un padre che si è rifatto una vita, con una compagna altri figli, ma che non ha dimenticato l'altro figlio, che gli da un sacco di pensieri.
Lui, non si arrende mai, e scrive un diario, il ragazzo però dal canto suo, lotta per trovare una strada nel mondo, anche se a volte ci ricasca, ma nonostante tutto torna sempre da suo padre, in rehab, fino a quando capisce che la strada che ha preso metterà a rischio la sua vita.
La madre anche se è lontana cerca di aiutarlo come può, ma è il padre che nel bene o nel male gli salverà la vita.
Un film intenso, bellissimo, come non se ne vedevano da tantissimi anni a questa parte, Steve Carrel bravissimo, ha sempre fatto commedie, almeno quelle che ho visto, e vederlo in un ruolo drammatico è stata una sorpresa.
Molto bravo e tenero, soprattutto quando dice a suo figlio la canzone di John Lennon che gli cantava da piccolo, Beautiful boy, che poi da il titolo al film.
Felix Van Groeningen, si conferma un ottimo regista, non vedo l'ora di vedere il suo prossimo film, spero che lo faccia uscire presto.
Intanto se non l'avete visto, recuperate Beautiful Boy, non lo dimenticherete facilmente.
Dimenticavo di menzionare anche Timothée Chalamet nel ruolo del figlio, ruolo difficile e complesso che lui interpreta in maniera sincera e convincente, una prova adulta, che rivela la maturità di questo giovane attore, sicuramente sentiremo parlare ancora di lui.
Io invece l'ho trovato piuttosto superficiale, più concentrato sulle performance dei bravi attori che sulla storia in sé. Peccato, mi piacerebbe però leggere le biografie dalle quali è tratto.
RispondiEliminaehilà bollicina, io l'ho adorato invece, è un film particolare, molto profondo, forse necessità di una seconda visione per assilmilarlo, io l'ho quasi visto due volte xD
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