Con l'uscita del reboot Man in Black International, ho pensato di cominciare recuperando i primi due film della saga, il terzo l'ho già recensito anni fa, se volete leggerlo Cliccate qui.
Il secondo film della saga verrà recensito domani e dopodomani troverete anche il reboot, se vi sembra poco vi assicuro che non lo è, perché alla fabbrica c'è spazio praticamente per tutti e tutto.
Men in Black mio fratello bonanima ha avuto il culo di vederlo al cinema, lui appassionato di alieni, extraterrestri, che si studiava pure; io invece, l'ho visto con lui quando ancora c'erano le videocassette, noleggiato in una videoteca poi l'ho registrai alla tele.
In compenso questo è uno dei film più cool degli anni novanta, a quei tempi non facevano i film fracassoni che fanno oggi, anzi, i Blockbuster potevano definirsi film che poi vedevi e rivedevi tranquillamente con i tuoi amici tantissime volte, magari ricordandoti le battute, o le scene memorabili.
In questo film, c'è la mano dello zio Steve, e si vede, la produzione è curata nel minimo dettaglio, la casa di produzione dopotutto è la sua, e lui è il produttore esecutivo dell'operazione.
Protagonisti due attori all'apparenza agli antipodi, ma che sullo schermo funzionano alla grande, io me lo sono goduto poco fa in blu ray originale e vi assicuro che la visione è spettacolare.
La trama è semplice, la regia e stuzzicante, e la sceneggiatura è superfica.
Ok, forse ho esagerato con questi termini, ma volendo essere cool come lo è d'altronde il film, ricco di scene divertenti, come quella del parto del polipo, dove Will Smith l'agente J, viene sbattuto a destra e a manca, o quando K sparaflesha il suo aggeggio per fare dimenticare alle persone quello che hanno visto, e il giro sull'auto quando viene premuto il pulsante rosso, e ve ne potrei elencare altre, insomma Men in Black non smette mai di divertire, in un turbine di scene esilaranti, intelligenti, comiche e superfiche.
Ormai è un piccolo cult del cinema anni novanta e sono passati già 22 anni dalla sua uscita, che ci crediate o no, sembra davvero un film uscito da pochissimo.
Quando all'epoca i blockbusters li sapevano fare, ed entravano sin da subito nel mito.
Will Smith e Tommy Lee Jones, insieme sono una forza, come tutti gli altri protagonisti secondari, caratteristi come Tony Shaloub, a cui K fa esplodere la testa e gli ricresce perché è alieno tanto per fare un esempio e anche Vincent D'onofrio l'edgar abito che nasconde la piattola che i nostri due eroi faranno a pezzi.
Un film semplicemente fantastico, tratto addirittura da un fumetto di Lowell Cunningam, ma è il cinema che lo ha reso cool, c'è poco da fare.
Il secondo film della saga verrà recensito domani e dopodomani troverete anche il reboot, se vi sembra poco vi assicuro che non lo è, perché alla fabbrica c'è spazio praticamente per tutti e tutto.
Men in Black mio fratello bonanima ha avuto il culo di vederlo al cinema, lui appassionato di alieni, extraterrestri, che si studiava pure; io invece, l'ho visto con lui quando ancora c'erano le videocassette, noleggiato in una videoteca poi l'ho registrai alla tele.
In compenso questo è uno dei film più cool degli anni novanta, a quei tempi non facevano i film fracassoni che fanno oggi, anzi, i Blockbuster potevano definirsi film che poi vedevi e rivedevi tranquillamente con i tuoi amici tantissime volte, magari ricordandoti le battute, o le scene memorabili.
In questo film, c'è la mano dello zio Steve, e si vede, la produzione è curata nel minimo dettaglio, la casa di produzione dopotutto è la sua, e lui è il produttore esecutivo dell'operazione.
Protagonisti due attori all'apparenza agli antipodi, ma che sullo schermo funzionano alla grande, io me lo sono goduto poco fa in blu ray originale e vi assicuro che la visione è spettacolare.
La trama è semplice, la regia e stuzzicante, e la sceneggiatura è superfica.
Ok, forse ho esagerato con questi termini, ma volendo essere cool come lo è d'altronde il film, ricco di scene divertenti, come quella del parto del polipo, dove Will Smith l'agente J, viene sbattuto a destra e a manca, o quando K sparaflesha il suo aggeggio per fare dimenticare alle persone quello che hanno visto, e il giro sull'auto quando viene premuto il pulsante rosso, e ve ne potrei elencare altre, insomma Men in Black non smette mai di divertire, in un turbine di scene esilaranti, intelligenti, comiche e superfiche.
Ormai è un piccolo cult del cinema anni novanta e sono passati già 22 anni dalla sua uscita, che ci crediate o no, sembra davvero un film uscito da pochissimo.
Quando all'epoca i blockbusters li sapevano fare, ed entravano sin da subito nel mito.
Will Smith e Tommy Lee Jones, insieme sono una forza, come tutti gli altri protagonisti secondari, caratteristi come Tony Shaloub, a cui K fa esplodere la testa e gli ricresce perché è alieno tanto per fare un esempio e anche Vincent D'onofrio l'edgar abito che nasconde la piattola che i nostri due eroi faranno a pezzi.
Un film semplicemente fantastico, tratto addirittura da un fumetto di Lowell Cunningam, ma è il cinema che lo ha reso cool, c'è poco da fare.
L'agente J. (Will Smith)
RispondiEliminaL'unica differenza tra me e te è che io vestito così sono uno schianto
grandioso, è un film supercool ancora oggi ^_^
EliminaConfermo: peraltro il fumetto è misconosciuto, quindi merito del cinema ad aver reso cool questo titolo^^
RispondiEliminaMoz-
Hai ragione Miki xD
EliminaZio Steve ciò che tocca è oro, come questo cult ;)
RispondiEliminaHai ragione Pietro ^_^
Eliminaa me piace anche il secondo, il terzo si perde un po' per strada
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