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Rapina a Stoccolma

Ed ecco il nuovo film al cinema di oggi, ho visto finalmente anche io Rapina a Stoccolma, e ho deciso di parlarvene oggi alla fabbrica, mi sarà piaciuto? Seguitemi.

Innanzitutto ci tengo a precisare che questo film potrebbe essere una bellissima sorpresa per chi lo vede, mi aspettavo cazzutaggini, violenza e cattiveria, e invece mi sono ritrovato con un film che narra la nascita della sindrome di Stoccolma, ovvero quella situazione in cui i prigionieri, aiutano i loro aguzzini, e li coprono pure.
Questa assurda situazione è stata persino studiata da psicologi, che hanno riconosciuto in una situazione di pericolo, quando le persone sono sotto sequestro, potrebbe capitare una cosa simile.
Questa è la storia di come tutto ebbe inizio, con una banale rapina in banca, e il sequestro di chi ci lavorava.
Mi è piaciuto particolarmente Ethan Hawke, che nella seconda metà del film, davanti a quello che si trova intorno, fa uscire la sua umanità.
Forse il film non è del tutto perfetto, ma sicuramente fa riflettere sugli strani avvenimenti della vita, e certamente colpisce perché tra il rapinatore, che chiedeva per la liberazione degli ostaggi, la liberazione di suo fratello.
A me è piaciuto, finalmente un film che parla davvero di fatti realmente accaduti, all'inizio sembra uno sbruffoncello il rapinatore, poi piano piano nasce un legame con un impiegata, un filo sottile da cui nascerà questa strana sindrome.
Ed è bello che qualcuno ne abbia fatto un film, così gli spettatori possono capire e conoscere cosa è effettivamente la sindrome di Stoccolma, finalmente un film piuttosto serio che parla davvero di una storia, che la maggioranza delle persone in stato di lucidità non farebbe mai...o forse no...chi lo sa?
Ne consiglio la visione, sicuramente vi aprirà gli occhi su fatti realmente accaduti.
Una sola domanda mi viene in mente...ma come può una vittima spalleggiare il suo aguzzino?
Dovrei forse studiare anche io la sindrome di Stoccolma, chissà cosa ne verrebbe fuori.
Bello bello, guardatevelo.


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