Ne Approfitto della settimana libera, per parlare di un film che probabilmente piace solo a me...
Un vero e proprio Guilty Pleasure, che guardo sempre con piacere.
Parlare di certe cose, come di abusi sessuali, personalità dissociata, e soprattutto dei problemi di questo tipo che si presentano nella coppia non va mai bene.
Perché mai?
Perché di tutte le recensioni che ho letto, non ce ne è stata una che ha dato un giudizio positivo.
Forse la mia lo darà.
Perché io, da quando mi occupo di cinema, ho dato importanza relativa alle recensioni, anzi, penso che tolgano qualcosa all'opera cinematografica, io stessa con il mio blog, cerco sempre di parlare per lo più delle emozioni che un opera cinematografica mi lascia cercando sempre di portare rispetto anche se un film non mi piace.
Al di là del Desiderio, dovrebbe essere un film da prendere sul serio, primo perché parla d'amore, e al giorno d'oggi, film del genere che parlano d'amore, e di coppia, dove uno dei due nell'infanzia ha subito traumi, che non possono essere curati se non attraverso il sesso, è difficile che fanno colpo su un pubblico e su una critica, abituata a masticare film e giudicarli come fanno i professori con gli alunni.
La prima volta che lo vidi fu 17 anni fa, che lo registrai dalla tv, quest'anno ho finalmente beccato il file e non me lo sono fatto scappare, perché direte voi?
Perché innanzitutto, a volte per poter vivere normalmente, tendiamo rimuovere i traumi infantili, ed è quello che succede a Maria, che non riesce a raggiungere l'orgasmo, e suo marito scopre che frequenta un sessuologo eccentrico, che li aiuterà entrambi a scoprire le cause dei traumi di Maria e a superarli.
Ora non è bello un film del genere? Nooo, è noioso, e così, e colì...ma annate a fanc…
Scusate, di solito non dico parolacce, ma mi sono voluta sfogare.
anche Maria, una volta resasi conto di quello che le è successo da piccola, riesce ad affrontare le sue paure guardandole dritto in faccia, e trova il coraggio di farsi amare da suo marito.
Un bel film davvero, piuttosto sottovalutato, ma che dalle mie parti non lo è mai stato ve lo assicuro, e fanculo la critica…
Un vero e proprio Guilty Pleasure, che guardo sempre con piacere.
Parlare di certe cose, come di abusi sessuali, personalità dissociata, e soprattutto dei problemi di questo tipo che si presentano nella coppia non va mai bene.
Perché mai?
Perché di tutte le recensioni che ho letto, non ce ne è stata una che ha dato un giudizio positivo.
Forse la mia lo darà.
Perché io, da quando mi occupo di cinema, ho dato importanza relativa alle recensioni, anzi, penso che tolgano qualcosa all'opera cinematografica, io stessa con il mio blog, cerco sempre di parlare per lo più delle emozioni che un opera cinematografica mi lascia cercando sempre di portare rispetto anche se un film non mi piace.
Al di là del Desiderio, dovrebbe essere un film da prendere sul serio, primo perché parla d'amore, e al giorno d'oggi, film del genere che parlano d'amore, e di coppia, dove uno dei due nell'infanzia ha subito traumi, che non possono essere curati se non attraverso il sesso, è difficile che fanno colpo su un pubblico e su una critica, abituata a masticare film e giudicarli come fanno i professori con gli alunni.
La prima volta che lo vidi fu 17 anni fa, che lo registrai dalla tv, quest'anno ho finalmente beccato il file e non me lo sono fatto scappare, perché direte voi?
Perché innanzitutto, a volte per poter vivere normalmente, tendiamo rimuovere i traumi infantili, ed è quello che succede a Maria, che non riesce a raggiungere l'orgasmo, e suo marito scopre che frequenta un sessuologo eccentrico, che li aiuterà entrambi a scoprire le cause dei traumi di Maria e a superarli.
Ora non è bello un film del genere? Nooo, è noioso, e così, e colì...ma annate a fanc…
Scusate, di solito non dico parolacce, ma mi sono voluta sfogare.
anche Maria, una volta resasi conto di quello che le è successo da piccola, riesce ad affrontare le sue paure guardandole dritto in faccia, e trova il coraggio di farsi amare da suo marito.
Un bel film davvero, piuttosto sottovalutato, ma che dalle mie parti non lo è mai stato ve lo assicuro, e fanculo la critica…
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