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Alì

 

Vola come una farfalla, pungi come un ape.
Questo è il motto di uno dei più grandi pugili della storia, Cassius Clay, che una volta diventato musulmano diventa Mohammad Alì ed è interpretato da Will Smith in quella che è una delle sue migliori interpretazioni.
Benvenuti al nuovo appuntamento con la rassegna dedicata al grande Michael Mann, e stavolta dirige uno dei suoi migliori film, confrontandosi con una leggenda del pugilato, narrandoci la sua vita, i suoi successi, i suoi eccessi e via dicendo.
Si va dalla sua amicizia con Malcolm X, al suo rifiuto di arruolarsi per combattere in vietnam, fino alle vittorie, sul ring, questa è la storia di un uomo che si è fatto da solo, che ha sudato le proverbiali sette camice per riuscirci.
E' anche la storia di una leggenda del pugilato, un uomo che non ha mai gettato la spugna, e che è risalito nonostante le numerose crisi.
Solo un altro peso massimo della settima arte poteva raccontare la sua vita, e si chiama Michael Mann.
La messa in scena del film è asciutta, a tratti anche spietata, ma sincera, cazzuta, in una parola sincera, fino all'estremo.
Non c'è pregiudizio nel raccontarla, non è il classico film che vuole narrare una leggenda solo per i suoi lati positivi, anche per quelli negativi, c'è la coperta, l'ascesa, il successo, la ricaduta e la riconquista del successo.
Il rapporto col padre è quello che più mi ha colpito, un uomo vittima dei suoi vizi, che non ha mai compreso suo figlio, nè ha mai accettato la sua conversione all'islam.
Alì è anche una storia americana, capace di restare impressa nella mente e nel cuore dello spettatore.
Forse non sarà un capolavoro, ma è senza dubbio uno dei migliori film di Michael Mann, che racconta davvero la storia di questo pugile, e come sia diventato una leggenda dello sport che praticava.
Se siete cinefili date una chance a questo film, sono sicura che colpirà positivamente anche voi, così come è successo con me.
Si capisce subito che dietro la mdp, non abbiamo un dilettante, e che Michael Mann ormai è un regista che non ha bisogno di presentazioni, nè tantomeno di dimostrare di essere un grande autore, lo sa benissimo e noi lo sappiamo con lui.
Se non avete visto questo film fatelo, sono sicura che lo apprezzerete così come l'ho apprezzato anche io, che l'ho visto oggi, e l'ho recensito lo stesso giorno.
Buona Visione.

Ratings ⭐️⭐️⭐️⭐️




Commenti

  1. Un film incredibilmente sottovalutato, eppure resta uno dei titoli di Mann che preferisco, andrebbe preso a modello per le biopic, altro che quella roba sui Queen. Cheers!

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