E' senza dubbio il film più politico di Federico Fellini quello in cui parla della situazione dell'Italia, subito dopo il delitto e il rapimento di Aldo Moro, come? Ovviamente non esplicitamente, ma usando una orchestra come metafora, ed esprimendo tutti i malumori, per un paese che invece di andare avanti resta ancorato alle sue molte abitudini.
Prova D'orchestra è un film disilluso, forse anche incazzato, dove Fellini attraverso questa orchestra, ci narra come sia difficile seguire alla lettera i dettami del direttore, che può essere anche una specie di presidente del consiglio ante litteram ndr.
Ci narra tanto questo film, basta cogliere le infinite metafore che il maestro Fellini ci mette davanti agli occhi.
Narra come sia difficile seguire alla lettera i comandi del direttore, e come sia difficile sottostare ai suoi voleri, una chiara allusione alle dittature (soprattutto nel finale) che hanno insanguinato le nostre vite.
E' anche un film che non mostra nostalgia, ma le paure di un autore che non ci sta a stare nel suo paese con gli anni di piombo ancora in corso, e non è d'accordo con la deriva terroristica di una Italia incapace anche di lottare e di dire no.
Ci siamo tutti dentro quell'orchestra, io mi sono vista in primis, e soprattutto non possiamo fare altro che seguire i comandi di chi sta sopra di noi, in silenzio, senza nessuna ribellione...
E invece i musicisti si ribellano, non ci stanno ad essere comandati a bacchetta dal direttore, e glielo fanno capire senza mezzi termini.
Qui il maestro Fellini ci mostra senza tanti giri di parole, cosa sarebbe accaduto se andavamo avanti con gli anni di piombo secondo lui.
Solo con gli anni di piombo? In prova d'orchestra c'è tutta l'Italia sotto accusa, qui Fellini la pianta con i ricordi, con la nostalgia, li mette totalmente da parte per parlarci dell'Italia secondo lui, e lo fa con una sincerità disarmante, e una certa critica sociale, perfettamente comprensibile dopotutto.
Un film incazzato ma con il cervello, mi piace quando un autore riesce a criticare il mondo intorno a lui, e il maestro Fellini lo fa con un piccolissimo film di appena settantadue minuti, ma capace di urlare un no pesantissimo alla deriva della sua Italia.
Un film che gli italiani dovrebbero guardare e riflettere.
Buona Visione.
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