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Il Casanova di Federico Fellini


 E siamo dentro a un altro capolavoro del grande Federico Fellini, che a 56 anni suonati si mette a fare un film su Giacomo Casanova, illustre avventuriero e seduttore nella Venezia del '700, e lo fa alla sua maniera.



Il suo Casanova è liberamente tratto dal libro di memorie dell'avventuriero, attraverso sontuose scenografie e costumi, scene di sesso che sembrano più galoppate che scene d'amore, e un protagonista Donald Sutherland che segue Fellini passo dopo passo e si diverte pure.
Allora come ho ritrovato questo film che ho rivisto per voi?
L'ho ritrovato in splendida forma, ancora stupenda la fotografia, il montaggio magistrale del fido Ruggero Mastroianni e la recitazione degli attori.
Fellini dirige un film in maniera astratta, volutamente figurale, dove non conta tanto la storia, quando l'immagine di un film che riesce a bucare lo schermo nonostante i quasi cinquant'anni dalla sua uscita.
Vuole innanzitutto che sia lo spettatore ad avvicinarsi al famoso seduttore veneziano, non il contrario, lascia che siamo noi ad entrare nel film, e ci avviluppa scena dopo scena in un calderone erotico ma anche infantile e giocoso che è una assoluta novità per il suo cinema.
In passato Fellini lasciava che lo spettatore intuisse l'erotismo nei suoi film, ma non l'aveva toccato letteralmente come in questo film, che sembra più un opera lirica, un musical, un dramma teatrale che un vero e proprio film biografico.
Il maestro vuole mischiare le carte dei generi e ci riesce a meraviglia, toccando uno dei punti più alti della sua carriera.
Possiamo definirlo un otto e mezzo al contrario?
Mi sembra troppo, Il Casanova di Federico Fellini non ha assolutamente bisogno di paragoni, ma soltanto di essere scoperto, visto, guardato, assimilato e studiato.
Fellini gira un altro capolavoro, facendoci vedere come vede lui casanova, mostrandoci il lato giocoso e pacioccoso del sesso, più che eccitare quelle scene ti fanno intenerire, e ti divertono pure.
Il suo Casanova sembra più un bambino cresciuto che si diverte trovando la sua cuccagna.
La cosa fa anche sorridere, perché per la prima volta il maestro dirige un film in maniera spensierata - anche se la gestazione è stata difficile - ed è un progetto che lui sente davvero dentro di se.
Un altro capolavoro con musica da vedere e immagini da ascoltare, se ci riuscite, non propriamente criptico ma astratto, bisogna avere il coraggio di addentrarsi in certi luoghi, poi ovviamente bisogna affrontarli, ed è un vero piacere scoprire ciò che si nasconde dietro quei film che ai più saranno incomprensibili, ma noi spettatori cinefili, sappiamo benissimo che la settima arte ha moltissimi linguaggi, e chi li conosce bene li utilizza tutti, bisogna aver coraggio di entrare in quel mondo fantastico chiamato film.
Avete il coraggio di osare? Io decisamente SI!!
Buona Visione.

Ratings ⭐️⭐️⭐️⭐️⭐️







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