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L'oro di Napoli

 

E mo' che facciamo?
Teniamo un altro film  del principe?
E che film, innanzitutto dobbiamo dire la verità, qui il principe non è il protagonista assoluto, ma solo di un episodio, si perché questo è un film a episodi.
Episodi?
Si, episodi, ci stanno un sacco di attori molto famosi negli anni cinquanta o giù di li, Sophia Loren, Silvana Mangano, Eduardo De Filippo e anche il regista Vittorio De Sica che si mette a giocà a carte con un guaglioncello piccolo piccolo, che gli vince sempre le partite.
E' senza dubbio l'episodio più divertente del film.
E questa settimana il divertimento col principe De Curtis  è stato lungo, molto lungo, e ci siamo divertiti un sacco.
Ma la volete sapere la verità?
E' che i film degli anni cinquanta, specialmente quelli italiani, avevano una atmosfera unica, e lo dobbiamo dì na volta pe tutte!!!
Ci stava gente che sapeva recità, e soprattutto sapeva fa ridere...
E questa è una cosa unica, e il mondo ci invidiava per questo, anche le stelle di hollywood venivano a lavorare da noi.
Altri tempi.
Comunque, l'episodio con totò è il più divertente di tutti, insieme a quello del guaglioncello, quello del bambino morto è senza dubbio il più triste, e il più drammatico è quello con Silvana Mangano.
E adesso un avvertenza, io dico a voi, voi che state lì a leggere la recensione, cercate questo film, sono sicurissima che vi piacerà un sacco.
Si perché Vittorio De Sica lo ha scritto con il fido sceneggiatore Cesare Zavattini, suo abituale collaboratore, dai tempi del neorealismo, e sono episodi che raccontano una Napoli che non c'è più, e che conquisterà i vostri occhi e il vostro cuore.
L'inizio in napoletano (ovviamente risicato) era per farvi ridere e divertire.
Film consigliatissimo se vi affacciate al grande cinema Italiano del tempo che fu.
Buona Visione.

Ratings ⭐️⭐️⭐️1/2






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