E siamo finalmente giunti a recensire uno dei film consigliati dall'amico Julianne Davenne, che ringrazio infinitamente, l'ho rivisto proprio oggi per poterlo recensire alla fabbrica, perché mancava, e anche perché Andrzej Zulawski è uno dei miei autori preferiti, e di conseguenza non può mancare alla fabbrica.
Proprio l'altra volta ho fatto la pagina dedicata a lui, e mi sono accorta che l'unica recensione presente alla fabbrica era Possession, mi sono detta, eh no, dobbiamo rimediare, così ho preparato i post per tenerli sott'occhio e non dimenticare di recensire i suoi film.
L'importante è Amare è un film sorprendentemente estremo, perché anche il cinema di Zulawski lo è, e questo è proprio un film duro, straziante, capace di lasciarti senza respiro.
E' una storia d'amore ovvio, ma se conoscete un pochino Andrzej Zulawski dovete capire che una storia d'amore in un suo film non è MAI semplice.
Servais Mont si trova su un set di un film a luci rosse, dove rimane folgorato dall'attrice protagonista Nadine Chevalier e subito si mette in contatto con lei.
Sono ormai anni che Nadine non gira più film importanti, è una attrice ormai dimenticata, e l'unica via per andare avanti è girare film a luci rosse.
Servais si innamora di Nadine a tal punto da indebitarsi con uno spietato strozzino, per farle interpretare un ruolo nel dramma teatrale Riccardo III per risollevarle la carriera dato che pure suo marito è disoccupato, e praticamente lo mantiene lei girando questi filmetti a luci rosse.
Andrzej Zulawski gira e anche molto bene, un film spettrale, che narra molto bene un amore che non è capace di dare vita, ma è un amore per una donna ormai morta dentro, uno spettro, il fantasma dell'attrice che un tempo è stata, e Nadine questo lo sa bene - è interpretata da una bravissima Romy Schneider, mentre Fabio Testi presta il volto a Servais -, che si innamora di lei in maniera totale, talmente ceca da non capire che non c'è più nulla da fare per la carriera di Nadine, che è ormai la sua strada per il tramonto è senza uscita, ma lui ci crede, lui vuole allontanarla da quel mondo degradante del cinema a luci rosse - per l'occasione ho visto il mio DVD con la versione integrale del film - e vuole darle una opportunità per risollevare la sua carriera e ricordarle quanto sia bello essere una attrice.
Tutto intorno a Nadine è decadente, come se lei fosse dentro un inferno di cui non può trovare la strada che la riporta alla luce.
Insomma non c'è speranza, eppure quell'amore di Servais potrebbe portarla quella speranza, ma visto che siamo in un film di Zulawski ve lo dico subito, non aspettatevi il lieto fine, perché questo film è un autentico pugno nello stomaco, e Zulawski era un autore che non faceva tanti giri di parole, se doveva sputarti in un occhio lo faceva tanto per fare un esempio.
Questo ovviamente non è certamente un fatto negativo anzi, a volte quegli sputi nell'occhio parlano del reale, non di cazzate come certi filmetti usciti da pochi anni mostrano.
Non sto parlando di favolette, ma di un film capace di straziarti il cuore e rendersi indimenticabile per lo spettatore.
Per guardare un film di Zulawski consiglio una bella preparazione psicologica, altrimenti potrebbe essere il primo e l'ultimo film che vedete diretto da questo regista particolare, ma se siete come me, e non avete paura della sfida che lui vi pone, potete guardarlo liberamente, senza aver paura di dove vi porta, sarà un viaggio molto duro, io vi avviso, ma anche bellissimo e sorprendente, come questo piccolo, ma grande capolavoro.
Menzione speciale per la bellissima colonna sonora di Georges Delerue.
Buona Visione.
Ratings ⭐️⭐️⭐️⭐️⭐️
non ricordavo che fui io a consigliartelo :) felicissimo di averlo fatto! Finale tremendo e indimenticabile. Bravissimi Romy e Fabio <3
RispondiEliminaEh caro Julien senza di te la fabbrica non esisterebbe, apparte che la mia passione per il cinema sta aumentando in maniera incredibile, e quest'anno arriveranno tanti di quegli autori da perderci la testa, Zulawski compreso, che io ovviamente adoro 💗💗💗
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